Sabato 30 Mag 2009 - ore 10:30

Lo spazio del nomos

Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

Aula Magna, corso Vittorio Emanuele 292

Rassegna stampa
Introduzione

Francesco De Sanctis, Marco Salvatore, Marina Vergiani

Coordinamento

Alfonso Ruffo

Interventi

Luigi Borzacchini, Raffaele Cantone, Roberto Casati, Bruno Moroncini, Enzo Moscato, Marino Niola, Stefano Rodotà, Paolo Siani, Guido Trombetti

Consultazione artistica

Julia Draganovic

Proiezione video vincitore del Premio Siani al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia

Esposizione di Melita Rotondo (30 Maggio - 26 Giugno)

Comunicati stampa

Il 30 Maggio al Sabato delle Idee c’è l’incontro dedicato a “Napoli – lo spazio del nomos”

Intervengono Stefano Rodotà e Raffaele Cantone

Sabato 30 Maggio alle ore 10-30 presso l’Aula Magna dell’Università Suor Orsola Benincasa (Corso Vittorio Emanuele 292) ritorna l’appuntamento de “Il Sabato delle Idee” con un incontro dedicato a“Napoli – Lo spazio del nomos”.

Con un parterre di relatori di altissimo profilo, composto da giuristi, magistrati, giornalisti, filosofi, antropologi e matematici, si discuterà di un tema di grande interesse per la città di Napoli: lo spazio del nomos, inteso come la necessità ma anche l’esigibilità da parte della cittadinanza di una vita resa “buona” attraverso le regole.

Sefano RodotàRaffaele Cantone

“L’idea di intitolare questo incontro “Napoli – lo spazio del nomos” – spiega Francesco De Sanctis,Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa – ha il significato di non ridurre il problema napoletano al problema della legalità, ma (tenendo conto del significato originario della parola greca “nomos”: prendere, distribuire, affidare in uso) l’incontro del 30 Maggio vuole porre al centro della riflessione anche il problema di cosa sia realmente venuto a mancare alla cittadinanza napoletana : la capacità di ricostruire la propria antropologia etico-politica tra doveri fondamentali e diritti di dignità? Oppure la capacità di riappropriarsi della storia che le spetta massimizzandone l’utilità e riducendone il danno?”

L’iniziativa promossa da Fondazione SDN per la Ricerca e l’Alta Formazione in Diagnostica Nucleare, Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa e Pan-Palazzo delle Arti di Napoli, prosegue così nel suo intento di ravvivare il dibattito cittadino sui temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale per la città di Napoli.

Dopo il saluto introduttivo di Francesco De Sanctis Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, Marco Salvatore fondatore della Fondazione SDN e Marina Vergiani dirigente del Pan, il direttore del “Denaro” Alfonso Ruffo sarà il moderatore dello spazio di discussione a cui prenderanno parte Bruno Moroncini docente di Antropologia filosofica all’Università di Salerno, Luigi Borzacchini docente di Storia della Matematica all’Università di Bari, Roberto Casati Direttore di Ricerca del CNRS di Parigi (Centre National de la Recherche Scientifique ), Raffaele Cantonegiudice della Corte di Cassazione ed ex pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Enzo Moscato drammaturgo, attore e regista, Marino Niola docente di Antropologia all’Università Suor Orsola Benincasa, Stefano Rodotà ex Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Paolo Siani fratello di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra nel 1985 e divenuto uno dei grandi simboli della libertà di informazione e Guido Trombetti Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Giancarlo Siani

Nel corso dell’incontro Paolo Siani introdurrà la proiezione del video “Per amore di verità” vincitore del Premio “Una vita da raccontare” istituito dalFestival Internazionale del Giornalismo di Perugia e dedicato quest’anno a Giancarlo Siani ed illustrerà le modalità di partecipazione al Premio “Giancarlo Siani” edizione 2009 organizzato dal Comitato Giancarlo Siani (composto da Ordine dei giornalisti della Campania, Associazione napoletana della stampa, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Centro Studi Siani e quotidiano “Il Mattino”). In occasione dell’incontro dedicato allo spazio del nomos verrà, inoltre, inaugurata la mostra di Melita Rotondo, che l’artista napoletana ha voluto intitolare “Io sono un filo d’erba” in omaggio all’omonima poesia di Rocco Scotellaro e che resterà in esposizione all’Università Suor Orsola Benincasa fino al 26 Giugno.

La prima edizione de “Il sabato delle idee” terminerà con l’appuntamento di sabato 27 Giugno alle ore 10:30 presso la Fondazione Sdn dedicato all’incontro “Napoli- lo spazio del tempo” al quale prenderanno parte, tra gli altri, il Cardinale Crescenzio Sepe, il sociologio Zygmunt Bauman, il filosofo Aldo Masullo ed ancora esponenti della cultura italiana, magistrati, politologi e giornalisti.

In occasione dell’incontro del 27 Giugno sarà inaugurata la mostra di di Iabo (27 Giugno-18 Luglio alla Fondazione SDN).

Napoli deve diventare la Città dei diritti

È l’idea lanciata da Stefano Rodotà al Sabato delle idee dedicato allo spazio del nomos

stefanorodota“Napoli può e deve smettere di essere il luogo della illegalità e deve diventare la Città dei diritti“. E’ questa l’idea lanciata da Stefano Rodotà e ripresa da Raffaele Cantone all’incontro del “Sabato delle idee” che si è svolto stamattina presso l’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa ed è stato dedicato al tema di “Napoli – spazio del nomos

francescodesanctis“L’idea di dedicare uno degli incontri del “Sabato delle Idee” allo “spazio del nomos” – spiega nella sua introduzione Francesco De Sanctis, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa – mi è venuta per il fastidio e la percezione dell’inutilità di continuare a batterci il petto per l’assenza di legalità a Napoli, per poi restare ciascuno a casa propria, senza recitare un ruolo attivo per la trasformazione ed il miglioramento della comunità sociale e politica di cui facciamo parte. L’insofferenza per l’ipocrisia legalistica mi ha fatto ripensare alla pienezza del significato originario del termine nomos (prendere, distribuire, affidare in uso) che sottende anche e soprattutto la necessità di tener conto di quanto necessariamente spetta a ciascuno ed a ciascuna comunità come “spazio” di vita: economica, sociale, religiosa, culturale. Anomia, nel caso napoletano, non significa solo inefficacia delle regole, significa anche incertezza della propria “parte”: sia nel senso della spartizione, sia in quello altrettanto importante del prendere-parte, sia, infine, in quello identitario di “giocare un ruolo” ossia di “performare” una parte”.

tavolarelatori

Le provocazioni lanciate dal Rettore De Sanctis hanno dato il via ad un lungo ed acceso dibattito, moderato dal direttore del “Denaro” Alfonso Ruffo, a cui hanno preso parte Bruno Moroncinidocente di Antropologia filosofica all’Università di Salerno, Luigi Borzacchini, docente di Storia della Matematica all’Università di Bari, Roberto Casati, Direttore di Ricerca del CNRS di Parigi (Centre National de la Recherche Scientifique ), Raffaele Cantone, giudice della Corte di Cassazione ed ex pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Marino Niola docente di Antropologia all’Università Suor Orsola Benincasa, Stefano Rodotà, ex Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra nel 1985 e divenuto uno dei grandi simboli della libertà di informazione e Guido Trombetti, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

E l’idea forte l’ha subito lanciata Stefano Rodotà senza usare giri di parole. “La società civile, le istituzioni politiche, le istituzioni culturali ma soprattutto i cittadini di Napoli – ha detto Rodotà – devono mettersi insieme per operare un ribaltamento dell’attuale situazione della città di Napoli”. “Napoli nel corso della sua lunga storia – ha spiegato l’ex Presidente dell’Autorità Garante per la privacy – è stata un grande centro di scienza e cultura, prima di diventare nei nostri giorni un luogo dove si fatica a far rispettare le regole ed i diritti”. “Ma Napoli può e deve smettere di essere il luogo della illegalità e deve diventare la Città dei diritti – ha detto Rodotà – ed è importante per raggiungere questo obiettivo che i cittadini capiscano che il discorso sui diritti è un discorso che riguarda da vicino le singole vite degli individui, perché si incrocia con i problemi concreti della vita biologica, della vita sociale e della vita lavorativa”.

Raffaele cantone

L’idea lanciata da Rodotà è stata subito raccolta e rilanciata da Raffaele Cantone che ha voluto sottolineare come spesso “le norme e le regole giuridiche vengono viste erroneamente dai cittadini come una limitazione della libertà individuale, invece di essere considerate come un grande strumento di libertà e di dignità”. “Bisogna recuperare il concetto di regola come strumento imprescindibile per essere cittadini – ha evidenziato Cantone – ripudiando il concetto erroneo di regola come strumento di oppressione”. Secondo Cantone soltanto questo mutamento di interpretazione del concetto di norma e di regola potrà portare ad una “Napoli che diventi la città dell’impegno per il diritto e per le regole”.

Ed un profondo cambiamento della percezione sociale e culturale del sistema delle regole non può che passare, come ha spiegato il Rettore dell’Università Federico II Guido Trombetti, per “un grande disegno strategico educativo di ampio raggio che si fondi sulle scuole, sulle università, sulle parrocchie, sulle associazioni come organismi capaci di guidare la trasformazione antropologica della cittadinanza napoletana”.

Paolo Siani

Ed un profondo cambiamento della percezione sociale e culturale del sistema delle regole non può che passare, come ha spiegato il Rettore dell’Università Federico II Guido Trombetti, per “un grande disegno strategico educativo di ampio raggio che si fondi sulle scuole, sulle università, sulle parrocchie, sulle associazioni come organismi capaci di guidare la trasformazione antropologica della cittadinanza napoletana”.

A conclusione del dibattito Paolo Siani ha presentato tre video-testimonianze molto suggestive.
Prima il video “Per amore di verità” vincitore del Premio “Una vita da raccontare” istituito dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, in cui i giovani giornalisti Sandro Di Domenico e Federico Tosi ricostruiscono in cinque minuti con grande efficacia la storia di Giancarlo.

Poi il cortometraggio “Il camorrista nel pallone”, realizzato dalla società di video produzioni indipendente “The Jackal” con la partecipazione straordinaria di Lino Banfi, Melita Rotondo - scala in erbache racconta con sferzante ironia la storia di una squadra di calcio senza scrupoli che vince partite con ogni mezzo, lecito e (soprattutto) illecito.
Ed infine un breve estratto di Fortapàsc, il film di Marco Risi dedicato a Giancarlo Siani.

Al termine dell’incontro dedicato allo spazio del nomos è stata inaugurata la mostra di Melita Rotondo, che l’artista napoletana ha voluto intitolare “Io sono un filo d’erba” in omaggio all’omonima poesia di Rocco Scotellaro e che resterà in esposizione all’Università Suor Orsola Benincasa fino al 26 Giugno.

La prima edizione de “Il sabato delle idee” terminerà con l’appuntamento di Sabato 27 Giugno alle ore 10:30 presso la Fondazione Sdn dedicato all’incontro “Napoli- lo spazio del tempo” al quale prenderanno parte, tra gli altri, il Cardinale Crescenzio Sepe, il sociologio Zygmunt Bauman, il filosofo Aldo Masullo ed ancora esponenti della cultura italiana, magistrati, politologi e giornalisti. In occasione dell’ incontro del 27 Giugno sarà inaugurata la mostra di di Iabo (27 Giugno – 18 Luglio alla Fondazione SDN).

Video