L’Italia del Futuro in un Mondo che cambia. La ricerca Scientifica e il Mezzogiorno
Villa Doria d'Angri
Via Francesco Petrarca n. 80 - Napoli
Protagonisti, parole, scenari. Dalla cultura al mercato, dalla ricerca alla tecnologia, dalla democrazia all’informazione, dal passato al progresso: uomini ed idee a confronto di fronte alle sfide di un domani che è già cominciato. E dove Napoli ed il Mezzogiorno rischiano di essere tagliati fuori se non recuperano identità, progettualità, visione.
Il Sabato delle Idee mette a confronto testimoni ed interrogativi recuperando un passato che può migliorare il nostro futuro. Dove Europa, Occidente, dialogo, diversità, democrazia, libertà, eticità non siano solo slogan.
Di fronte alle sfide sempre più inquietanti del futuro molti interrogativi posti dalla storia, dall’attualità, dalla scienza, dalla politica restano senza risposte. Come prevedere e gestire la società del domani?. Come reagire costruttivamente alla cronaca di questi anni tra crisi di paesi, di comunità, di identità, tra terrorismi, fondamentalismi, populismi, angosce generazionali? Come far recuperare in questo contesto, a Napoli ed al Mezzogiorno, identità, senso, futuro, in un’Italia che cambia guardando ad una Europa che rischia di non esserci.
Il Sabato delle Idee apre il confronto invitando, a Napoli, testimoni di ieri e di oggi con il ciclo di incontri su “L’Italia del futuro in un mondo che cambia”. L’alfabeto dell’economia e della cultura, della ricerca scientifica e dell’etica, della politica e dei media, dei sentimenti e delle relazioni, con i grandi protagonisti del nostro paese.
Primo appuntamento con il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Professor Massimo Inguscio, sabato 25 Novembre, ore 10.00, presso Villa Doria d’Angri - Napoli sul ruolo della ricerca scientifica per lo sviluppo del Mezzogiorno.
SALUTI
Raffaele Calabrò
Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma
Alberto Carotenuto
Rettore dell’Università Parthenope
Lucio d’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Gaetano Manfredi
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Direttore Scientifico IRCCS SDN
COORDINA
Massimo Enrico Milone
Responsabile RAI Vaticano
RELAZIONE
Massimo Inguscio Presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche
INTERVENGONO
Ilaria Finore Assegnista CNR ICB
Fatemeh Jalayer Professore Associato Università degli Studi di Napoli Federico II
Enrico M. Surace Associato Università degli Studi di Napoli Federico II – Tigem
Fabrizio Vecchi Direttore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Comunicati stampa
Un Centro Campano per il coordinamento della progettazione europea per i finanziamenti alla ricerca
La proposta di Marco Salvatore apre il nuovo ciclo di incontri tematici del Sabato delle Idee sul futuro dell’Italia
“I ricercatori italiani intercettano soltanto l’8,1% dei finanziamenti europei”. Parte da un dato decisamente allarmante l’intervento di Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” che ha ospitato nella sua sede dei percorsi di alta formazione a Villa Doria d’Angri il primo appuntamento del nuovo ciclo del Sabato delle Idee dedicato a “L’Italia del futuro in un mondo che cambia”.
Le ragioni del ritardo di un Paese che investe poco sulla ricerca le ha provate ad analizzare il presidente del CNR Massimo Inguscio che ha lanciato un grave allarme sull’ormai annoso tema della fuga dei cervelli all’estero. “Cresce sempre più – ha evidenziato Inguscio – il numero degli studenti che va a studiare all’estero, soprattutto in Gran Bretagna, già subito dopo il liceo”. Una tendenza confermata dal dato fornito dal presidente della CRUI, Gaetano Manfredi: “il 35% degli studenti cambia l’Università nel passaggio dalla triennale alla magistrale”. Un passaggio nel quale molti laureati meridionali vanno verso le Università del Nord e una buona fetta di studenti italiani va a studiare all’estero. “Un’esperienza di studio e di arricchimento umano che potrebbe anche rivelarsi positiva – ha sottolineato Inguscio – se poi l’Italia sapesse offrire delle chance per ritornare e invece la situazione è difficile perché manca la politica del reclutamento”.
La grande occasione dei finanziamenti europei e la proposta di Marco Salvatore per un Centro Campano di Coordinamento della progettazione europea per il finanziamento della ricerca
Molto si potrebbe fare con le grandi opportunità offerte dalla progettazione europea come hanno evidenziato gli interventi di Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e di Raffaele Calabrò, Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e le testimonianze di docenti e ricercatori intervenuti al dibattito coordinato dal direttore di Rai Vaticano, Massimo Milone. Di Ilaria Finore, ricercatore dell’Istituto di Chimica biomolecolare del CNR, Fatemeh Jalayer, professore associato di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi di Napoli Federico II, Enrico Maria Surace, associate investigator del Tigem e Fabrizio Vecchi, direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn le testimonianze principali che hanno sottolineato come il vero problema sia appunto il dato di partenza citato dal Rettore Carotenuto: l’incapacità di tradurre il lavoro di ricerca in progetti che attraggano finanziamenti. E allora ecco la proposta del fondatore del Sabato delle Idee Marco Salvatore. Istituire un Centro Campano per il coordinamento della progettazione europea per i finanziamenti alla ricerca. “Spesso molti bravi ricercatori – ha spiegato Salvatore – incontrano difficoltà tecniche nella redazione dell’application form che inficiano l’approvazione dei progetti. Serve allora mettere insieme le migliori professionalità e i migliori esperti di Università e Centri di Ricerca della Campania per creare un centro di coordinamento generale che guidi i giovani ricercatori sia ad individuare i bandi più importanti a cui partecipare sia a seguire nel modo corretto tutto l’iter formale che porti alla redazione di un progetto in grado di meritare l’approvazione e quindi il finanziamento”.