Sabato 23 Feb 2019 - ore 10:00

L’Europa è in pericolo?

Aula Magna Università degli Studi di Napoli Federico II

Via Partenope, 36 - 80100 Napoli

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L’Unione Europea è probabilmente a un bivio decisivo della sua breve, ma intensa storia. Lo pensano ormai in molti e, non a caso, le elezioni della prossima primavera per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo sono considerate le più importanti dal 1979, da quando cioè fu istituito il suffragio universale tra i cittadini dei Paesi membri. Pochi dubitano di questo assunto, ma a tutt’oggi scarseggiano le analisi sulle cause e gli errori che hanno condotto all’emersione di crepe così serie in un edificio fino a non molti anni fa considerato tra i più sicuri sulla Terra. In una fase ancora ragionevolmente ‘pre-elettorale’ ‘Il Sabato delle Idee’ prova quindi a interrogarsi su questo tema. E lo fa ricorrendo alla testimonianza e alla competenza di un assoluto protagonista della storia europea, quale certamente è stato Romano Prodi, prima in qualità di premier italiano e poi di presidente della Commissione UE. L’intervista, condotta da Alessandro Barbano, toccherà quindi, inevitabilmente, punti cruciali della vicenda comunitaria, quali la nascita dell’Euro, le modalità di ingresso dell’Italia nella sua area e il maxi-allargamento rivolto soprattutto agli Stati dell’Europa centro-orientale e post-sovietica. Temi, questi, vissuti da Romano Prodi in qualità di protagonista principale. Al saggista Prodi si chiederà tuttavia di andare oltre, sforzandosi di immaginare nuovi scenari, in un quadro internazionale radicalmente mutato. Alle tradizionali obiezioni sulla plausibilità di un progetto non privo di velleitarismi (basti pensare alla perdurante e concettuale assenza di una lingua comune, di una politica di difesa comune, di un vero e proprio bilancio comune, di un’estensione reale della democrazia rappresentativa al suo interno, a scapito dell’attuale, odiatissima ‘eurocrazia’) si aggiungono le crescenti e strutturali ostilità dell’opinione pubblica interna e internazionale. Per non parlare degli interessi a una sua implosione schiettamente palesati non solo dai ‘fisiologici’ competitor russo-cinesi, ma addirittura dal cuore anglosassone dell’Occidente. Se infatti oltremanica gli Inglesi sono ormai costretti in una camicia di forza durissima come la Brexit, oltreoceano la dottrina isolazionista del presidente Usa Donald Trump sembra far perno anche su una scomposizione, o almeno, su un ridimensionamento, dell’Unione Europea. Ci si chiederà quanti e quanto riparabili siano gli errori commessi e, naturalmente, si cercherà di indicare nuove strade da percorrere in questo viaggio duro, ma affascinante, il cui traguardo non può che essere il consolidamento di una stagione di pace e prosperità, avviata molti decenni fa dai suoi indimenticabili padri fondatori. Obiettivi possibili, se originati dall’inesausta ricerca di un comune sentire dei popoli europei, cui tutti dovremmo contribuire.

Evento inserito nel piano di formazione Professionale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania con il rilascio di n. 5 crediti

SALUTI
Lucio d’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Ottavio Lucarelli
Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Campania
Gaetano Manfredi
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Direttore Scientifico IRCCS SDN Napoli

 

ROMANO PRODI

Intervistato da

 ALESSANDRO BARBANO 

 

 

Comunicati stampa

L’appello di Romano Prodi al Sabato delle Idee

I giovani italiani devono capire che l’Europa unita è l’unico baluardo contro l’asservimento ai grandi poteri economici e alle grandi potenze mondiali

“Erroneamente in Italia abbiamo sempre comunicato l’Europa come un concetto meramente economico. Come un ‘dovere’, un adempimento e non abbiamo mai trasmesso ai giovani entusiasmo verso l’idea di quella che è soprattutto una grande aggregazione di popoli, di culture e di valori”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha evidenziato uno dei grandi problemi dell’Unione Europea e del suo rapporto con l’Italia aprendo l’incontro del Sabato delle Idee dedicato al futuro dell’Europa incentrato sull’intervento dell’ex presidente della Commissione Europea, Romano Prodi.

Un incontro ospitato dal Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli alla presenza di quasi tutti i Rettori delle Università campane con il saluto introduttivo affidato a Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II e presidente della CRUI ed al presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. All’ex premier è arrivato anche un appello dello scienziato Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle Idee”, “a sensibilizzare i giovani sull’importanza della partecipazione democratica al voto delle prossime elezioni europee, che giungono in un momento particolarmente delicato della storia dell’Unione Europea, esattamente a quarant’anni dall’introduzione del suffragio universale tra i cittadini dei Paesi membri”.

Lapidario il pensiero che Romano Prodi ha trasmesso ai giovani su questo tema a margine dell’incontro. “Volete vivere senza contare niente al mondo da bravi schiavi o all’interno di una struttura che può dare voce alle vostre esigenze?”. Questa è la domanda che per Prodi dovrebbero porsi i giovani che “spesso ascoltano il dibattito sui temi nevralgici per il futuro del loro Paese solo se ‘obbligati’ dal contesto scolastico o accademico e coltivano, invece, altre passioni, soprattutto quelle che arricchiscono le grandi multinazionali del settore delle nuove tecnologie”. Per Prodi “soltanto un’Europa sempre più unita si può opporre al potere immenso delle grandi potenze internazionali come gli Stati Uniti e la Cina”.

Il potere economico delle grandi aziende del mercato delle tecnologie (da Google ad Amazon) e il potere politico sempre più “immenso” delle super potenze mondiali hanno attraversato molti dei passaggi dell’intervento di Romano Prodi al Sabato delle Idee stimolato dalle domande dell’ex direttore de “Il Mattino” Alessandro Barbano.

Lo scenario geopolitico internazionale, al centro del ciclo tematico di incontri del Sabato delle Idee su “L’Italia del futuro in un mondo che cambia”, è stata l’occasione per Prodi per riflettere anche sull’attualità politica italiana. “Il vento forte di autoritarismo che soffia in tutto il mondo dalla Cina agli Stati Uniti, dalle Filippine al Pakistan, dalla Russia al Brasile, non poteva non coinvolgere anche l’Europa (dall’Ungheria alla Polonia) e non poteva non arrivare anche in Italia”. Gli autoritarismi e i sovranismi delle nuove leadership politiche (da Trump al governo giallo-verde italiano) per Prodi sono “tutte facce dello stesso populismo che risponde al desiderio di autorità e di decisionismo sempre più forti nell’attuale momento storico internazionale”.

“L’Europa è in pericolo?”. All’interrogativo che dava il titolo all’incontro del Sabato delle Idee Romano Prodi ha risposto con grande ottimismo. Il futuro dell’Europa unita per Prodi non è in pericolo. “Il caso Brexit

paradossalmente – ha spiegato Prodi – sta cementando l’adesione degli altri Paesi all’Unione Europea. Per la Gran Bretagna l’uscita dall’Europa è talmente dannosa da risultare difficilmente attuabile. E dopo quest’esempio anche i Paesi che avevano la tentazione di uscire ora non se lo sognano neanche”.

Ottavio Lucarelli Gaetano Manfredi Marco Salvatore e Lucio d’Alessandro
Romano Prodi al Sabato delle Idee
Il futuro dell’Europa nell’era dei sovranismi

Al Sabato delle Idee con Romano Prodi tornano le riflessioni su “L’Italia del Futuro in un mondo che cambia”

Sabato 23 Febbraio 2019 ore 10

Centro Congressi Federico II – Via Partenope n. 36 Napoli 

“L’Europa unita è in pericolo?”. Ripartono da un interrogativo di grande attualità le riflessioni de “Il Sabato delle Idee” all’interno del ciclo tematico di incontri su “L’Italia del futuro in un mondo che cambia”, una serie di appuntamenti che da Napoli e dal Mezzogiorno guardano ai profondi mutamenti dello scenario geopolitico.

Sabato 23 Febbraio alle ore 10 nell’aula magna del Centro Congressi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Via Partenope n. 36) per discutere del futuro dell’Europa nell’era dei sovranismi ci sarà l’ex presidente della Commissione Europea (1999-2004), Romano Prodi, già presidente del Consiglio dei Ministri in due diversi governi italiani tra il 1996 e il 2008.

Ad introdurre i temi dell’incontro ci saranno Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e Marco Salvatore della Fondazione Salvatore e fondatore de Il Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale che da dieci anni unisce alcune delle migliori eccellenze accademiche, scientifiche e culturali della città di Napoli.

Dalla nascita dell’euro alla Brexit, dal maxi-allargamento della UE ai rapporti di forza tra l’Europa e gli Stati Uniti di Trump. Ad intervistare Romani Prodi sui temi tanti dell’attualità politica nazionale ed internazionale ci sarà Alessandro Barbano, già direttore de “Il Mattino” ed autore del volume “Le dieci bugie. Buone ragioni per combattere il populismo”, in uscita proprio nei prossimi giorni. Al centro del confronto con Prodi ci saranno soprattutto i grandi nodi che l’Unione Europea si porta dietro sin dalla sua fondazione: l’assenza di una lingua comune, di una politica di difesa comune, di un vero e proprio bilancio comune e di un’estensione reale della democrazia rappresentativa al suo interno.

L’incontro dedicato al futuro dell’Europa è stato anche inserito nel piano di formazione ed aggiornamento professionale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Un nuovo esempio di una solida partnership tra l’ODG Campania e Il Sabato delle Idee nata già nel 2015 con l’ideazione di un ciclo di incontri su “Geopolitica e informazione”.

“L’Unione Europea è probabilmente a un bivio decisivo della sua breve, ma intensa storia. Lo pensano ormai in molti e, non a caso, le elezioni della prossima primavera per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo sono considerate le più importanti dal 1979,da quando cioè fu istituito il suffragio universale tra i cittadini dei Paesi membri”. Così Marco Salvatore spiega le ragioni dell’incontro che si inserisce nelle attività promosse dal Sabato delle Idee ormai da quattro anni con un Osservatorio permanente di riflessione sui mutamenti dello scenario geopolitico internazionale che ha già dato vita anche ad una prima pubblicazione: “In che mondo viviamo?” (Editoriale Scientifica, 2016).

Romano Prodi at the EC

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