Le periferie a colori
Auditorium di “Eccellenze Campane”
via Benedetto Brin, 69
Ci sono città condannate “per sempre a divenire e mai ad essere", come si diceva di Berlino già all'inizio del Novecento. E ce ne sono altre che scendono di taglia, che si consumano o si svuotano lentamente. Ci sono città e città, insomma, mentre le periferie sono quasi tutte riconducibili a un unico modello negativo. Anche quando uguali non sono, infatti, spesso prevalgono letture stereotipate e cariche di pregiudizi. E invece, come dice Renzo Piano, nelle periferie c'è una straordinaria energia umana da non disperdere, perché è qui che vive il 90% della popolazione urbana, ed è qui che prende forma la città del futuro. Il tema delle periferie è tornato di grande attualità proprio grazie a Renzo Piano e al suo progetto di "rammendo" del tessuto sociale e architettonico attraverso nuovi processi partecipativi e nuove figure professionali. Un esempio? L'architetto "condotto", che dovrà curare i quartieri come il medico cura i malati. Ma di periferie si torna a parlare anche sotto l'incalzare dei recenti fatti di cronaca. Troppi squilibri sociali, troppi problemi irrisolti. Da Parigi a Torino, da Milano a Napoli: ovunque bisogna fare i conti con la governabilità di queste aree. Più in generale, c'è da ricucire lo strappo tra architettura e vita. Ma come? Con quali risorse? Con quali programmi? È appunto intorno a questi interrogativi che "Il Sabato delle Idee" intende portare il suo contributo alla riflessione comune. Lo fa chiamando a raccolta esperienze tecniche e responsabilità politiche. Colorare le periferie è dunque un augurio, una suggestione, una speranza.
Saluti
Lucio d’Alessandro
Rettore Università degli Studi Suor Orsola Benincasa -Napoli
Gaetano Manfredi
Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Fondatore de “IL SABATO DELLE IDEE”
Modera
Marco Demarco
Editorialista del Corriere della Sera
Intervengono
Edoardo Cosenza
Assessore alle opere e ai lavori pubblici - Regione Campania
Carlo Gasparrini
Professore di Urbanistica - Università degli Studi di Napoli Federico II
Roberta Pastore
Architetto gruppo G124 del sen. Renzo Piano per le periferie urbane e la città che sarà
Antonello Petrillo
Professore di Sociologia - Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Carmine Piscopo
Assessore alle politiche urbane, urbanistica e beni comuni Comune di Napoli
Guendalina Salimei
Architetto fondatrice T-studio
Francesco Tuccillo
Presidente ACEN Associazione Costruttori Edili Napoli
Testimonianze
Antonella Di Nocera
Presidente della cooperativa Parallelo 41 Produzione
Conclusioni
Umberto Del Basso De Caro
Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture
Comunicati stampa
Le periferie a colori, Sabato 24 gennaio 2015
Presentazioni, foto e video
Edoardo Cosenza
Assessore alle opere e ai lavori pubblici – Regione Campania
“Grandi Progetti”(pdf)
Antonella Di Nocera
Presidente della cooperativa Parallelo 41 Produzione
“Ponticelli. Terra buona” (pdf) – foto di Gianni Fiorito
“Mix Periferie” – estratti da: Le mani sulla città, Matrimonio all’italiana, Romanzo popolare, Le cose belle, La ville est tranquille, City of God, L’odio
Guendalina Salimei
Architetto, fondatore di T-studio
“Periferie… che fare?” (pdf)
Roberta Pastore
Architetto gruppo G124 del senatore Renzo Piano
“Il caso di Librino a Catania” (pdf)
Il rammendo fisico e sociale
Ecco i giovani “sarti” che lavorano con lo stipendio di Renzo Piano per rivoluzionare le periferie urbane. Al Sabato delle Idee l’Assessore Cosenza annuncia la nascita del Polo Tecnologico di San Giovanni
Rammendo sociale e rammendo fisico. Si fonda su un intervento di ‘sartoria’ urbanistica ma anche e soprattutto sociologica la ricetta per le periferie presentata oggi al Sabato delle Idee daG124, il “Gruppo di lavoro sulle periferie e la città che sarà”, ideato e fondato dal senatore Renzo Piano, che sin dal suo insediamento a Palazzo Madama devolve integralmente il suo stipendio da senatore ad un gruppo di sei giovani architetti eccellenti che ogni anno vengono selezionati con un bando pubblico proprio per occuparsi dei progetti di “ricucitura” del tessuto urbano e sociale delle periferie italiane.
Una scelta non casuale quella del primo tema del Sabato delle Idee 2015 che, come hanno spiegato i fondatori della manifestazione, Marco Salvatore e Lucio d’Alessandro, “riparte simbolicamente con la sua settima edizione da uno dei luoghi simbolo (Eccellenze Campane) del rilancio economico, sociale ed urbanistico della periferia partenopea, perché è proprio nelle periferie, dove vive il 90% della popolazione urbana, che c’è l’energia umana che deve essere valorizzata per costruire le città ed il Paese del futuro”.
Il progetto per “Le periferie della città che sarà”
Ed allora ecco che, al cospetto di urbanisti, architetti, accademici, rappresentanti delle istituzioni e studenti universitari che all’Università Suor Orsola Benincasa si occupano specificamente di green economy, il giovane architetto salernitano Roberta Pastore del Gruppo G124 ha illustrato i punti salienti del progetto per “Le periferie della città che sarà”.
Un progetto molto variegato, riassunto in venti punti sintetizzati in sei azioni che miscelano rammendo sociale e rammendo fisico delle periferie: consolidamento e restauro degli edifici pubblici (non solo le abitazioni ma anche le scuole e le strutture sportive), adeguamento energetico, creazione di luoghi d’aggregazione, la funzione sociale del verde, il collegamento efficace con il trasporto pubblico e i processi partecipativi per coinvolgere gli abitanti nella riqualificazione e nella vita sociale del quartiere dove vivono. “Insomma la periferia che cambia faccia da un punto di vista urbanistico – ha spiegato Roberta Pastore – ma anche e soprattutto il cittadino che si riappropria dei suoi spazi, contribuisce alla progettazione della riqualificazione e inizia finalmente a viversi il quartiere”.
Una ricetta teorica che è già diventata un successo concreto nel complesso mondo periferico del “Librino” di Catania, uno dei quartieri periferici più “difficili” e popolati d’Italia, con oltre 80mila abitanti, progettato nel 1970 dall’architetto giapponese Kenzo Tange con un ammasso di blocchi di cemento molto simili a quelli delle Vele di Scampia.
Insomma un progetto esportabile proprio a Napoli come ha spiegato, rivolgendosi proprio sulla questione Scampia all’assessore comunale all’urbanistica, Carmine Piscopo, anche l’architettoGuendalina Salimei, fondatore di T-studio, che ha curato a Roma il progetto di riqualificazione della zona del “Corviale”. Progetti da esportare in Campania anche per rispondere al grido d’allarme sull’immobilismo e l’isolamento delle periferie napoletane lanciato da Antonella Di Nocera, già assessore alla cultura del Comune di Napoli e da anni voce e anima della cooperativa Parallelo 41 Produzione.
L’Assessore Cosenza: 550 milioni di euro per lo sviluppo urbano e due progetti per “rivoluzionare” due quartieri della periferia di Napoli: Ospedale del Mare di Ponticelli e Polo Tecnologico di San Giovanni
E all’immediato interrogativo sul tema delle risorse per avviare simili progetti ha prontamente risposto Edoardo Cosenza, assessore ai lavori pubblici della Regione Campania, con una confortante relazione in cui ha dettagliatamente illustrato l’impiego dei 2,7 miliardi di euro di finanziamenti europei a disposizione della regione Campania per i grandi progetti.
Ben 550 milioni sono destinati allo sviluppo urbano con 226 progetti già ammessi al finanziamento e due grandi progetti in rampa di lancio: il definitivo completamento dell’Ospedale del Mare di Ponticelli (che già a Febbraio aprirà i primi reparti) e la nascita del Polo Tecnologico di San Giovanni nell’area della ex Cirio.
Due primi passi in un mare di progetti da portare a termine con un unico comune denominatore: “fare presto” come ha ben chiosato il vice presidente dell’Associazione dei Costruttori Edili di Napoli, Gennaro Vitale.
Riparte dalle Periferie la settima edizione del Sabato delle Idee
Crescono gli appuntamenti itineranti e con l’Università Federico II si allarga ancora la rete delle istituzioni
Appuntamento inaugurale con “Le Periferie a colori”
Sabato 24 Gennaio ore 10 da Eccellenze Campane
Lo sviluppo urbanistico ed economico del Mezzogiorno, le nuove idee per la scuola, il ruolo sociale ed economico delle periferie urbane e le grandi sfide dei finanziamenti europei e delle start up aziendali per i giovani del Sud. Saranno questi alcuni dei temi portanti della settimana edizione del Sabato delle Idee, che prenderà il via Sabato 24 Gennaio alle ore 10 presso l’Auditorium di Eccellenze Campane (Via Benedetto Brin 69 a Napoli) con un incontro dedicato al tema “Le periferie a colori”.
Si allarga ancora la rete delle istituzioni e crescono gli appuntamenti itineranti
Saranno due le novità della settimana edizione. “Innanzitutto un ulteriore allargamento della rete delle istituzioni coinvolte nel progetto – anticipa Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee – grazie all’ingresso in “squadra” dell’Università Federico II di Napoli, che arricchisce una già prestigiosa compagine accademica formata dall’Università Suor Orsola Benincasa, dal Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella e dall’Accademia di Belle Arti. Un ulteriore rafforzamento della rete di collaborazioni del territorio che a sette anni dal primo progetto varato dalla Fondazione SDN e dall’Università Suor Orsola Benincasa ci rende orgogliosi per aver centrato l’obiettivo fondante della nostra iniziativa: combattere uno dei mali della nostra città e della nostra regione, che è quello dell’individualismo che impedisce alle tante eccellenze che il territorio esprime di unire le forze per sviluppare idee nuove e progetti concreti, ognuno con le proprie competenze. Unione di forze, competenze ed idee che è, invece, per fortuna, esattamente quello che ci è riuscito in questi anni e che vogliamo continuare a fare con ancor più vigore e arricchendo sempre più la rete di collaborazioni”.
“Abbiamo aderito con grande entusiasmo alla rete del Sabato delle Idee – spiega Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli – perché si tratta di un utilissimo luogo di confronto tra la società civile e il mondo della cultura da un lato e la classe dirigente e di governo dall’altro, nel quale si integrano in modo proficuo occasioni di dibattito e proposte di possibili soluzioni, riuscendo a canalizzare le tante energie positive che nella nostra città esistono e che aspettano solo di essere valorizzate. E credo che potremo dare un apporto significativo con le tante competenze di cui disponiamo e che sono da sempre in prima fila nel dibattito cittadino, anche perché fare sistema può e deve essere il metodo del futuro, l’unico metodo possibile per rilanciare Napoli e il Mezzogiorno”.
Oltre all’allargamento della rete istituzionale del Sabato delle Idee l’altra novità di quest’anno è che gli incontri saranno ancor più itineranti coinvolgendo non più soltanto le sedi dei partner istituzionali, che in questi anni, proprio grazie al Sabato delle Idee, hanno anche svelato alla città molti tesori nascosti del patrimonio artistico e culturale napoletano, ma anche altre istituzioni del territorio, a cominciare proprio dal primo incontro nella sede di Eccellenze Campane.
Le Periferie a colori
Il primo incontro della nuova edizione che si svolgerà Sabato 24 Gennaio alle ore 10 nell’Auditorium di Eccellenze Campane, sarà dedicato al tema “Le Periferie a colori” e sarà introdotto da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Benincasa di Napoli, Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee, e Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, e sarà coordinato da Marco Demarco, editorialista de “Il Corriere della Sera” e direttore della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa”.
Alla discussione prenderanno parte Edoardo Cosenza, Assessore ai lavori pubblici della Regione Campania, Carlo Gasparrini, docente di Urbanistica all’Università degli Studi di Napoli Federico II,Antonello Petrillo, direttore dell’Unità di Ricerca sulle Topografie Sociali dell’Università Suor Orsola Benincasa, Carmine Piscopo, Assessore all’urbanistica e ai beni comuni del Comune di Napoli,Guendalina Salimei, architetto fondatore di T-studio, e Roberta Pastore, architetto del Gruppo “G124 per le periferie urbane e la città che sarà” promosso e ideato dal senatore Renzo Piano.
Al termine del dibattito la testimonianza di Antonella Di Nocera, presidente della cooperativa Parallelo 41 Produzione e le conclusioni affidate ad Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture.
“Il tema delle periferie – anticipa Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa – è tornato di grande attualità grazie al senatore Renzo Piano e al suo progetto di “rammendo” del tessuto sociale e architettonico attraverso nuovi processi partecipativi e nuove figure professionali. Ma di periferie si è tornato purtroppo a parlare anche sotto l’incalzare dei recenti fatti di cronaca. Troppi squilibri sociali, troppi problemi irrisolti. Da Parigi a Torino, da Milano a Napoli: ovunque bisogna fare i conti con la governabilità di queste aree. Più in generale, c’è da ricucire lo strappo tra architettura e vita. Anche perché nelle periferie c’è una straordinaria energia umana da non disperdere, perché è qui che vive il 90% della popolazione urbana, ed è qui che prende forma la città del futuro, ed è con questo tema che ci vogliamo confrontare per riprendere il percorso del Sabato delle Idee che guarda al futuro del Paese”.