Le nuove frontiere della biomedicina: le eccellenze della ricerca in Campania
Fondazione SDN
Via Gianturco 113
La Campania è una delle regioni italiane che può, nonostante lo scarso investimento in ricerca scientifica, vantare centri di biomedicina di rilievo e notorietà anche a livello internazionale, che rappresentano quindi un esempio virtuoso di sviluppo economico.
Ciò nonostante sono sempre più i giovani cervelli della Campania, eccellenti nel settore della biomedicina, costretti ad emigrare all’estero in cerca di un’occupazione più stabile e di un riconoscimento economico più adeguato.
Il Sabato delle Idee ha pensato di promuovere un confronto tra i rappresentanti di alcuni dei principali centri di ricerca della Campania e grandi maestri della ricerca biomedica internazionale che lavorano da anni all’estero in stretta connessione con alcune strutture campane. Un confronto che vuole essere anche una vetrina delle eccellenze della ricerca in Campania non sempre adeguatamente riconosciute e valorizzate
Lucio d’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa
Gaetano Manfredi
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Direttore Scientifico SDN
Comunicati stampa
A Napoli la prima Banca delle bioimmagini in Italia
La proposta di Marco Salvatore al Sabato delle Idee con la presentazione del progetto NAPLAB dell’Istituto SDN
Istituire a Napoli la prima Banca italiana delle bioimmagini. Quella lanciata dal direttore scientifico dell’Istituto SDN, Marco Salvatore, nel corso del primo Sabato delle Idee del 2016, più che un’idea è già una prospettiva concreta che può svilupparsi in seno al progetto NAPLAB presentato dall’Istituto SDN in anteprima proprio oggi al Sabato delle Idee con la relazione di Andrea Soricelli, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia all’Università degli Studi di Napoli Parthenope e direttore scientifico della Fondazione SDN.
NAPLAB – NeuroAnatomy and image Processing LABoratory nasce a Napoli all’Istituto SDN conlo scopo di riunire le diverse competenze tecnologiche relative al settore dell’imaging diagnostico mettendole al servizio delle esigenze clinico-scientifiche. Ingegneri, biotecnologi, fisici, informatici e medici in un solo Laboratorio per lavorare insieme in tre direzioni: la conoscenza dei principi fisici e di funzionamento della strumentazione e dei parametri di acquisizione delle immagini diagnostiche, la conoscenza e l’implementazione di tecniche di image processing e di analisi multivariata delle immagini diagnostiche e conseguenzialmente la capacità di divulgazione dei risultati scientifici e di scrittura di rapporti tecnici. Ecco perché, come ha anticipato Marco Salvatore, il lavoro di NAPLAB “sarà propedeutico alla creazione di una vera e propria Banca delle bioimmagini, la prima nel nostro Paese, che potrà rappresentare un pilastro fondamentale per la traslazione dall’attività di ricerca svolta sulle immagini acquisite alla pratica clinica, mediante l’integrazione del rapporto di esame con informazioni derivanti anche dall’implementazione di tecniche avanzate di visualizzazione e di quantificazione di parametri fisiologici e anatomo-funzionali”.
Una grande novità quella del lavoro che svolgerà NAP LAB che porterà immediatamente importanti benefici per i pazienti come la minimizzazione dei tempi di acquisizione delle immagini e dei rischi del paziente, la quantificazione di parametri anatomo-funzionali a partire dal segnale di imaging per la definizione di biomarcatori specifici per le diverse patologie e lo sviluppo di metodi di elaborazione e di analisi di neuroimmagini orientati alla caratterizzazione del cervello umano in termini di connettività funzionale, metabolica e strutturale.
Globuli rossi in 3D e nanobiotecnologie: al Sabato delle Idee la ‘fiera’ dell’innovazione in biomedicina
Quello del NAPLAB dell’Istituto SDN è stato soltanto uno dei tanti progetti illustrati oggi nel corso del primo incontro dell’ottava edizione del Sabato delle Idee dedicato al tema “Le nuove frontiere della biomedicina: le eccellenze della ricerca in Campania”. Dalla stampa tridimensionale dei globuli rossi presentata dal direttore dell’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR,Pietro Ferraro, al progetto Smart Health 2.0 per lo sviluppo di una sensoristica diagnostica avanzata basata sulle nanobiotecnologie illustrato da Antonello Cutolo, docente di Optoelettronica all’Università del Sannio, dai nuovi sistemi di rigenerazione dei tessuti cellulari a cui lavora Matteo Santin presso la Facoltà di Farmacia e Scienze Biomolecolari dell’Università di Brighton alla grande novità della produzione in vitro di tessuti umani presentata dal direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Napoli, Paolo Antonio Netti, il dibattito del Sabato delle Idee, coordinato dal presidente del CNR, Luigi Nicolais, è stato oggi una vera e propria fiera dell’innovazione nel settore della biomedicina. Una testimonianza concreta delle grandi opportunità che può dare l’investimento sulla ricerca come ha sottolineato nell’intervento conclusivo Novella Luciani, direttore dell’Ufficio Ricerca e Innovazione in Sanità del Ministero della Salute, che ha illustrato anche le nuove opportunità dei bandi ministeriali per la ricerca nel settore sanitario annunciando per il 2016 un investimento di 135 milioni di euro per progetti di giovani ricercatori.
L’emergenza della fuga dei cervelli e l’appello di Lucio Pastore del CEINGE per evitare la cessione ai francesi del progetto sui vaccini antitumorali
Tante luci, dunque, ma anche qualche ombra nel futuro della ricerca biomedica in Italia. Soprattutto l’ombra di una fuga di cervelli all’estero che assume dimensioni sempre più inquietanti come ha rivelato Lucio Pastore, docente di biologia molecolare clinica all’Università Federico II e principal investigator del CEINGE, che ha illustrato il percorso scientifico e quello “imprenditoriale” di PEGVax (Generation of PEGylated adenoviral vectors), la Start Up del CEINGE vincitrice di recente (tra i tanti riconoscimenti) del Premio Francia Innovazione con un progetto di generazione di vaccini antitumorali basati su vettori adenovirali chimicamente modificati.
Un progetto che proprio le aziende francesi vorrebbero già “scippare” all’Italia con allettanti offerte presentate al gruppo dei ricercatori del CEINGE. “La nostra speranza – ha spiegato Pastore – è quella di realizzare in Italia, possibilmente a Napoli, proprio al CEINGE, il nostro progetto ma per farlo occorrono quegli investimenti sulla sperimentazione che in altri Paesi come la Francia sia le istituzioni pubbliche che le aziende private sono già pronte a fare”. Un grido d’allarme che potrebbe avere una risposta concreta proprio dalla Regione Campania, rappresentata oggi al Sabato delle Idee dal vicepresidente della Giunta regionale, Amedeo Lepore, che ha evidenziato come “i centri di ricerca più importanti della Campania come il CEINGE dovrebbero entrare a far parte in maniera strutturale della politica industriale regionale”. Sarebbe una buona idea da mettere in pratica quanto prima per evitare di perdere altri giovani cervelli del Sud.
La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno d’Italia: il prossimo incontro di 27 Febbraio al Suor Orsola
Il problema della formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno, un tema di massima urgenza in un tempo segnato dalla crisi della dirigenza politica, economica, amministrativa, sarà l’argomento del prossimo incontro del Sabato delle Idee che si svolgerà sabato 27 febbraio alle ore 10.30 nell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Il Sabato delle Idee riparte dalle eccellenze della ricerca
Crescono gli appuntamenti itineranti e con la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri si allarga ancora la rete delle istituzioni

Per l’appuntamento inaugurale arriva da Houston lo scienziato Mauro Ferrari fondatore delle nanobiotecnologie a livello mondiale
Sono passati esattamente sette anni da quando l’ultimo sabato del gennaio 2009 nacque “Il Sabato delle Idee”. Allora era una scommessa ‘visionaria’ lanciata da Marco Salvatore, fondatore dell’Istituto SDN di Ricerca e Diagnostica Nucleare, che insieme all’Università Suor Orsola Benincasa e al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, cercava di realizzare due obiettivi a cui la città di Napoli non era molto abituata: provare a superare l’individualismo delle rivalità mettendo in rete le migliori eccellenze della città e provare a superare la scarsa vocazione a trasformare la grande attitudine partenopea alla creatività delle idee in progettualità concreta.
“Oggi alla vigilia dell’ottava edizione si può dire che almeno questi due primi passi importanti sono stati fatti – racconta con orgoglio Marco Salvatore – perché con l’ingresso della Fondazione Ordine Ingegneri di Napoli cresce ancor di più la rete delle istituzioni che lavorano insieme al progetto del Sabato delle Idee unendo le migliori eccellenze accademiche, scientifiche e culturali della città e perché negli anni sono state tante le idee che abbiamo lanciato per sollecitare la partenza di nuovi progetti per lo sviluppo economico di Napoli e del Mezzogiorno, che rappresenta l’obiettivo per il quale vogliamo impegnarci sempre di più nelle prossime edizioni“.
Un obiettivo da cui si riparte sabato 30 gennaio alle ore 10.30 proprio nella sala conferenze dell’Istituto SDN dove sette anni fa il presidente di Milano Expo 2015, Diana Bracco, lo scrittore Jean Noel Schifano e il compianto scienziato Aldo Pinchera tennero a battesimo “Il Sabato delle Idee” guardando già con largo anticipo nel primo incontro ad una delle grandi sfide del futuro del Paese, come quella dell’Expo 2015. E si riparte con uno dei temi nevralgici per lo sviluppo del Paese: la ricerca, con al centro della discussione “Le nuove frontiere della biomedicina: le eccellenze della ricerca in Campania“.
Un tema scelto non a caso proprio per ripartire da esempi virtuosi, perché come spiega Marco Salvatore, “la Campania è una delle regioni italiane che può vantare, nonostante lo scarso investimento in ricerca scientifica, centri di biomedicina di rilievo e notorietà internazionale, che possono e debbono rappresentare un esempio vincente di sviluppo economico realizzato grazie alla ricerca e all’innovazione da applicare anche in altri campi“.
L’emergenza della fuga dei cervelli e il confronto con l’Inghilterra e gli Stati Uniti
Sul tavolo della discussione, che sarà aperta da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II e dal fondatore del Sabato delle Idee, Marco Salvatore e sarà coordinata dal presidente del CNR, Luigi Nicolais, ci saranno, dunque, esempi positivi ma anche una grande emergenza perché nonostante queste eccellenze sono sempre più i giovani cervelli della Campania, nel settore della biomedicina e non solo, costretti ad emigrare all’estero in cerca di un’occupazione più stabile e di un riconoscimento economico più adeguato.
Ecco perché, come anticipa Marco Salvatore, “il Sabato delle Idee ha pensato di promuovere un confronto tra i rappresentanti di alcuni dei principali centri di ricerca della Campania e i grandi maestri della ricerca biomedica internazionale che lavorano da anni all’estero in stretta connessione con alcune strutture campane, un confronto che vuole essere anche una vetrina delle eccellenze della ricerca in Campania non sempre adeguatamente riconosciute e valorizzate“.
E così Antonello Cutolo, docente di Optoelettronica all’Università degli Studi del Sannio, Pietro Ferraro, direttore dell’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, Novella Luciani, direttore dell’Ufficio Ricerca e Innovazione in Sanità del Ministero della Salute, Paolo Antonio Netti, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Napoli, Lucio Pastore, docente di biologia molecolare clinica all’Università Federico II e principal investigator del CEINGE, e Andrea Soricelli, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia all’Università degli Studi di Napoli Parthenope e direttore scientifico della Fondazione SDN, si confronteranno con Matteo Santin, docente di Rigenerazione dei tessuti presso la Facoltà di Farmacia e Scienze Biomolecolari dell’Università di Brighton e conMauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute di Houston, fondatore delle nanobiotecnologie a livello mondiale, già premiato in Italia dall’Università Federico II con il primo dottorato di ricerca italiano honoris causa in Scienze biotecnologiche.
Insomma il Sabato delle Idee riparte dalle migliori eccellenze italiane della ricerca e dall’ulteriore crescita della rete delle istituzioni con la Fondazione Ordine Ingegneri di Napoli ma annuncia anche un’altra grande novità per gli appuntamenti del 2016. “Proseguendo in uno dei nostri tratti distintivi – anticipa Marco Salvatore – che è sempre stato quello di organizzare incontri itineranti alla scoperta dei luoghi simbolo della cultura e della società napoletana da quest’anno allargheremo il nostro viaggio all’intera Campania e stiamo progettando un incontro speciale nel quale mettere all’ordine del giorno del dibattito politico nazionale quella ‘questione meridionale’ che da subito ci siamo impegnati non solo per discutere ma soprattutto per provare a risolvere con la forza delle idee“.