Sabato 10 Nov 2018 - ore 10.00

ROBOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, LAVORO. La rivoluzione che verrà

Istituto Tecnico Industriale "Augusto Righi"

Viale J. F. Kennedy n°112 - 80125 NAPOLI

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Nell'ambito della 32 ͣ  Edizione di Futuro Remoto

Come ottimizzare l’impatto che avrà sul mercato del lavoro italiano l’annunciata esplosione della robotica nei prossimi anni? Dove orientare la ricerca per formare le figure professionali che le nuove sfide tecnologiche richiederanno in gran numero, compensando così le scontate perdite? Sono questi alcuni tra gli interrogativi principali che il ‘Sabato delle Idee’ si porrà nell’edizione di Novembre, all’interno della rassegna ‘Futuro Remoto 2018’. Ed è questo l’approccio che Università e Centri di Ricerca del Territorio dovranno avere per affrontare una svolta epocale, data per certa da tutti. Se tale direzione di marcia è già riscontrabile in iniziative recentemente avviate (basti pensare, per fare un solo esempio, al nuovo polo scientifico dell’Università Federico II a San Giovanni a Teduccio), è però giunto il momento di un salto di qualità, di un progresso intellettuale capace di incidere nella mentalità del lavoratore 4.0. Solo analizzando in (relativo) anticipo e con razionalità il tema, si può infatti sperare di ricavarne una grande opportunità. E, magari, puntare a un'occasione di riscatto, per una Campania e per un Sud, che, con la grande ‘umanità’ che li contraddistingue, in questa cruciale partita partono quasi alla pari con altre aree del Paese. Dopo tutto, prestando fede a un certo Albert Einstein, ci sentiamo di scommettere che ‘’in caso di conflitto tra l’umanità e la tecnologia, vincerà l’umanità’’.

SALUTI

Luigi Amodio Direttore del Science Centre di Città della Scienza

Lucio d’ Alessandro Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

Gaetano Manfredi Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II

Vittoria Rinaldi Dirigente Scolastico Istituto d'Istruzione Superiore "Augusto Righi"

Marco Salvatore Direttore Scientifico IRCCS SDN Napoli

 

COORDINA

Roberto Montanari Direttore Centro di Ricerca Scienza Nuova Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

 

INTERVENGONO

Alessandra Damiani  Segretario Organizzativo FIM CISL

Valeria Fascione Assessore all’Innovazione della Regione Campania

Eugenio Guglielmelli Prorettore Università Campus Bio-Medico Roma

Stefano Ruffo Direttore Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Trieste

Bruno Siciliano Professore Ordinario di Robotica Università degli Studi di Napoli Federico II

Guglielmo Tamburrini Professore di Filosofia della Scienza e della Tecnologia Università degli Studi di Napoli Federico II

Comunicati stampa

Da Napoli ad Atlanta la gara internazionale di solidarietà

Da Napoli ad Atlanta la gara internazionale di solidarietà delle aziende sosterrà la missione internazionale a Boston dei tre giovani studenti napoletani del Righi. L’appello al governo di scienziati e Rettori “Ora serve un intervento strutturale delle Istituzioni per affrontare il vero problema sollevato dagli studenti:  gli investimenti in formazione e ricerca nelle scuole italiane soprattutto sul terreno delle nuove tecnologie”

Non sarà più soltanto un sogno la ‘missione’ a Boston del team di studenti programmatori dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di Napoli. Mauro D’Alò, Davide Di Pierro e Luigi Picarella a gennaio andranno a Boston con i loro docenti di matematica ed informatica, Salvatore Pelella e Ciro Melcarne, per giocarsi la vittoria dell’High School Tournament della  “Zero Robotics”, la competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal MIT, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la NASA. “Già 24 ore dopo l’appello degli studenti nel corso del Sabato delle Idee, dedicato alla rivoluzione della robotica, siamo stati sommersi da una straordinaria gara di solidarietà per finanziare la loro missione internazionale”. Così Marco Salvatore, lo scienziato fondatore del Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale che ha messo in rete negli ultimi dieci anni alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali del Mezzogiorno, annuncia, insieme con Vittoria Rinaldi, dirigente dell’Istituto Righi, la soluzione a lieto fine di una storia che negli ultimi giorni aveva fatto il giro del web.   

“Da Napoli ad Atlanta c’è stata un’incredibile risposta di tantissime aziende all’appello dei nostri studenti – racconta la preside Rinaldi – una reazione che dimostra quanto sia importante accendere i riflettori sulle tante eccellenze sommerse all’interno delle scuole del nostro Paese perché per fortuna le imprese pronte ad investire sul merito ci sono”.

La mobilitazione per la missione a Boston dei tre giovani napoletani è arrivata nelle ultime 48 ore anche dalle Università, dalla Confindustria e da numerosi istituzioni politiche. “Quello che serve da parte delle istituzioni è un intervento strutturale per rispondere al vero problema sollevato dagli studenti del Righi: la carenza della dotazione strutturale delle scuole italiane e del Mezzogiorno in particolare per essere competitivi sul terreno delle nuove tecnologie con i grandi colossi internazionali (dagli Stati Uniti alla Cina). Il risalto mediatico di questa bella storia deve accendere i riflettori più in generale sugli investimenti in ricerca e in formazione che vedono l’Italia agli ultimi posti in Europa perché per vincere la sfida della competitività internazionale occorre sostenere concretamente i nostri cervelli invece di costringerli ad emigrare”. I Rettori delle Università di Napoli Federico II e Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi e Lucio d’Alessandro (rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) insieme con Marco Salvatore sintetizzano così in una nota congiunta firmata da “Il Sabato delle Idee” le reali necessità per valorizzare lo straordinario capitale umano di cui l’Italia dispone.  Un pensiero espresso in questi giorni da tanti autorevoli accademici e ricercatori: dal direttore della Apple Academy di Napoli, Giorgio Ventre, al Pro Rettore alla Ricerca del Campus Bio-Medico di Roma, Enrico Guglielmelli, dal direttore della SISSA di Trieste, Stefano Ruffo al direttore del Centro di Ricerca “Scienza Nuova” dell’Università Suor Orsola Benincasa, Roberto Montanari. Perché come chiosa Marco Salvatore “quel che serve realmente a Davide, Mauro e Luigi ed a tanti giovani nella loro condizione non è solo il sostegno per un viaggio ma è soprattutto una soluzione strutturale per il loro futuro che è anche il futuro del nostro Paese”.

Da sinistra Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò al Sabato delle Idee
I tre studenti del Righi con la loro preside Rinaldi e con Gaetano Manfredi Marco Salvatore Valeria Fascione Giorgio Ventre Luigi Amodio e Roberto Montanari
I rettori d’Alessandro e Manfredi con Marco Salvatore e la Preside Rinaldi
Giovani programmatori alla conquista dello spazio senza risorse economiche

Al Sabato delle Idee l’appello degli studenti del Righi per il finanziamento delle missioni internazionali delle scuole

“Non è facile per le scuole italiane e del Mezzogiorno in particolare competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale senza strutture adeguate e senza nemmeno i soldi per andare a Boston per la finale internazionale di una competizione”. Con la schiettezza dei suoi 17 anni Davide Di Pierro, studente del quarto anno dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi”, approfitta della platea del Sabato delle Idee, che ha radunato a Napoli alcuni dei rappresentanti dei più importanti centri di ricerca italiani nel settore della robotica, per lanciare un appello forte alle istituzioni e alle aziende regionali e nazionali sul tema dei finanziamenti all’istruzione e alla ricerca.

Un team di studenti del Righi, composto da Di Pierro con Mauro D’Alò e Luigi Picarella e guidato dai docenti di matematica ed informatica Salvatore Pelella e Ciro Melcarne, è attualmente al secondo posto dell’High School Tournament della  “Zero Robotics”, una competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal MIT, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la NASA. Una competizione che quest’anno vede in gara quasi 200 team di tutte le scuole del mondo, dall’Australia alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti (molte delle quali in gara con il sostegno di sponsor del calibro di Apple e Microsoft) e che, come ha raccontato il professor Melcarne, “vede il Righi in finale ormai da cinque anni”. Una finale, quella di Boston, a cui però gli studenti del Righi lo scorso anno per mancanza di fondi non hanno potuto partecipare. E allora ecco l’appello di Davide, Mauro e Luigi che il prossimo gennaio vorrebbero essere a Boston a giocarsi il primato con gli altri tredici team che entreranno in finale. “Accendere i riflettori sulle tante eccellenze che ci sono nelle scuole e nelle Università del Mezzogiorno è stato uno degli obiettivi fondanti del Sabato delle Idee e anche oggi i giovani studenti del Righi rappresentano la testimonianza concreta di quanto sarebbe importante investire di più sulla ricerca e sulla formazione per rendere sempre più competitivi i giovani del nostro Paese invece di ‘costringerli’ ad emigrare all’estero”. Così Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale che ha messo in rete negli ultimi dieci anni alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali della città di Napoli, ha voluto subito sostenere l’appello del team di programmatori del Righi.

Dai pannelli solari ai ‘computer in rete’: i progetti degli studenti del Righi

Un Sabato delle Idee quello ospitato dall’Istituto Tecnico di Fuorigrotta, nell’ambito della trentaduesima edizione di “Futuro Remoto”, che è stato all’insegna delle eccellenze dei giovani cervelli napoletani con gli allievi del Righi che hanno presentato, con l’introduzione del dirigente d’Istituto, Vittoria Rinaldi, alcuni dei loro migliori progetti nel settore dell’intelligenza artificiale. Quello illustrato da Emilia Napolano si chiama “Follow the Sun” ed è basato sull’orientamento automatico di un pannello solare verso una fonte di luce o di calore. “F.I.D.O – Fare-Interpretare-Descrivere-Osservare” è, invece, il progetto presentato da Antonio Grassini: un cluster di computer realizzato dagli alunni dell’Augusto Righi in collaborazione con il CSI, il Centro di Calcolo Interfacoltà dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Una connessione fondamentale quella tra scuola e Università per lo sviluppo del settore della robotica” hanno sottolineato i Rettori del Suor Orsola e della Federico II, Lucio d’Alessandro e Gaetano Manfredi. “Una connessione che deve allargarsi anche al mondo delle aziende – ha evidenziato Valeria Fascione, assessore all’Innovazione della Regione Campania – perché diventa fondamentale mettere in rete i grandi poli della formazione con il mondo del lavoro e delle professioni”. Un obiettivo sottolineato in apertura della manifestazione anche dal direttore del Science Centre di Città della Scienza Luigi Amodio.

La nascita della Rete universitaria per la Robotica

Prospettive occupazionali importanti quelle che potrà portare la grande ‘rivoluzione’ della robotica. E lo hanno spiegato dalla parte dei lavoratori anche Alessandra Damiani, segretario organizzativo della Federazione Italiana Metalmeccanici della CISL, e Guglielmo Tamburrini, professore di Filosofia della Scienza e della Tecnologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Anche perché si tratta di una rivoluzione che abbraccia tantissimi settori: dall’ingegneria alla medicina, dalle scienze umane ai beni culturali come è emerso dagli interventi di Bruno Siciliano, presidente di “Icaros” il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Chirurgia Robotica dell’Università Federico II e di Roberto Montanari, docente di Nuove tecnologie per i beni culturali e direttore del Centro di Ricerca Scienza Nuova dell’Università Suor Orsola Benincasa.

Eccellenze campane a confronto con due dei più grandi centri di ricerca italiani nel settore dell’intelligenza artificiale, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste diretta da Stefano Ruffo e il Campus Bio-Medico di Roma che, con l’intervento del Pro Rettore, Eugenio Guglielmelli, ha annunciato la nascita di “una rete universitaria per la ricerca nel settore della robotica”. Un tavolo di lavoro al quale già ci sono le Università della Campania. Una regione con grandi eccellenze nella formazione e nella ricerca che come ha saputo notare anche un ragazzino di 17 anni avrebbero bisogno di maggiore sostegno per spiccare il volo. Iniziando da un semplice volo per Boston.

 

Robotica, intelligenza artificiale e lavoro La rivoluzione che verrà

Al Sabato delle Idee tornano le riflessioni su  “L’Italia del Futuro in un mondo che cambia” con un  confronto tra alcuni dei più importanti centri di ricerca italiani  dalla SISSA di Trieste al Campus Bio-Medico di Roma

“Robotica, intelligenza artificiale e lavoro. La rivoluzione che verrà”. Si chiude guardando ad una delle prossime grandi rivoluzioni che attendono il Paese il primo anno di incontri del ciclo “L’Italia del Futuro in un mondo che cambia”, promosso dal Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale fondato dal ricercatore Marco Salvatore che ha messo in rete alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali della città di Napoli.

Aperto dal presidente del CNR, Massimo Inguscio, nella sede della Academy

Apple dell’Università di Napoli “Parthenope” il percorso di riflessioni del Sabato delle Idee sull’Italia del Futuro vista da Sud torna negli istituti scolastici professionali (dopo le prime tappe di Scampia e Ponticelli) e sabato 10 novembre a partire dalle 10 raduna nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale napoletano “Augusto Righi” alcuni dei massimi esperti italiani nel settore della robotica con un confronto tra le esperienze eccellenti della Campania e quelle di alcuni dei più importanti centri di ricerca italiani dalla SISSA di Trieste al Campus Bio-Medico di Roma. Una riflessione organizzata all’interno della trentaduesima edizione di “Futuro Remoto” per confermare una partnership già nata lo scorso anno con un incontro dedicato alla rivoluzione normativa sui temi dell’eutanasia e del biotestamento e già salda da quasi dieci anni con la “Città della Scienza” che è stata tra le prime istituzioni napoletane ad entrare nella rete del Sabato delle Idee.

Dalla medicina all’ingegneria fino alla fruizione dei beni culturali: tutte le applicazioni della robotica

Dall’ingegneria alla medicina, dalle scienze umane ai beni culturali il dibattito del Sabato delle Idee dedicato alla robotica analizzerà l’impatto della grande rivoluzione dell’intelligenza artificiale nei diversi settori della scienza e nelle sue diverse implicazioni sul mondo del lavoro.

La discussione sarà aperta dagli interventi di Luigi Amodio, direttore del Science Centre di Città della Scienza, Lucio d’ Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Vittoria Rinaldi, dirigente dell’Istituto “Augusto Righi” e da Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee e direttore Scientifico dell’IRCCS SDN Napoli

“Università, Centri di Ricerca ed aziende del nostro territorio stanno affrontando una svolta epocale – spiega Marco Salvatore – con una direzione di marcia già riscontrabile in numerose iniziative recentemente avviate (basti pensare al nuovo polo scientifico dell’Università Federico II a San Giovanni a Teduccio o al lavoro avanguardistico nel settore delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali del Palazzo del Gaio Sapere del Suor Orsola), ma è giunto il momento di fare un salto di qualità con un progresso soprattutto intellettuale capace di incidere nella mentalità del lavoratore 4.0”.

Al tavolo della discussione, coordinata da Roberto Montanari, docente di Nuove tecnologie per i beni culturali e direttore del Centro di Ricerca Scienza Nuova dell’Università Suor Orsola Benincasa, si confronteranno

Alessandra Damiani, segretario organizzativo della Federazione Italiana Metalmeccanici della CISL, Valeria Fascione, assessore all’Innovazione della Regione Campania, Eugenio Guglielmelli, professore ordinario di Bioingegneria industriale e Prorettore alla Ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Stefano Ruffo, direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Bruno Siciliano, professore ordinario di Robotica all’Università degli Studi di Napoli Federico II e Guglielmo Tamburrini, professore di Filosofia della Scienza e della Tecnologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

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