La ricerca nel Mediterraneo e nell’Italia Meridionale
Fondazione SDN
Sala Conferenze, via Gianturco 113
Gli investimenti nella ricerca costituiscono sicuramente le basi per un reale cambiamento del sistema produttivo, per un incremento delle opportunità di occupazione qualificata e per il recupero e la rico occupazione qualificata e per il recupero e la riconversione di aree e di attività nversione di aree e di attività dismesse. A fronte delle eccellenze raggiunte dalle Regioni italiane che l’Unione Europea aveva inserito nel cosiddetto “Obiettivo 1” ( il programma di promozione dello sviluppo e adeguamento strutturale delle regi dello sviluppo e adeguamento strutturale delle regioni che presentavano ritardi oni che presentavano ritardi nello sviluppo) occorre, tuttavia, incrementare ulteriormente gli sforzi e creare le sinergie tra le istituzioni (Europa, MIUR, Regioni, Università ) così come tra le istituzioni e quelle parti del mondo produttivo, poche purtroppo nel Mezzogiorno, che purtroppo nel Mezzogiorno, che fanno della ricerca un elemento del loro DNA aziendale. iendale. Quali allora, le opportunità per , le opportunità per la ricerca nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo? la ricerca nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo? la ricerca nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo? Quali le strategie? È maturo il tempo per considerare definitivamente tramontato lo stereotipo secondo il quale il Mezzogiorno non è idoneo ad ospitare iniziative a carattere squisitamente scientifico e tecnologico? Certamente sì, eppure su questo occorre ancora lavorare. E inoltre eppure su questo occorre ancora lavorare. E inoltre: qual è il margine per u : qual è il margine per una nuova collaborazione tra saperi e più specificamente tra scienze umane e tecnologie? Quali le linee di percorso internazionali e mediterranee di una nuova alleanza tra i popoli e i loro saperi per uno svilu alleanza tra i popoli e i loro saperi per uno sviluppo sempre più equo e sostenibile? viluppo sempre più equo e sostenibile? ppo sempre più equo e sostenibile? Ancora una volta domande difficili e interlocutori di primo piano per il Sabato delle Idee.
Lucio d’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa enincasa
Comunicati stampa
A Napoli “La Normale” del Mezzogiorno e del Mediterraneo
L’idea dell’Assessore Trombetti approvata e “regolamentata” dal Ministro Profumo che sui dottorati in azienda e sull’Agenzia per l’Innovazione e la Ricerca indica la Campania come modello da seguire
Il Ministro dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo ha ritenuto così importante il confronto con i rappresentanti istituzionali delle Regioni e delle Università del Mezzogiorno che, sfidando il caos generato dal maltempo a Roma, si è affidato prima alla metropolitana e poi al treno per raggiungere la Sala Convegni della Fondazione SDN dove si è aperta stamane l’Edizione 2012 del Sabato delle Idee, l’iniziativa di confronto e discussione nata a Napoli nel 2009 grazie ad una sinergia tra Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Fondazione SDN. Tema del confronto, moderato da Armando Massarenti, responsabile dell’inserto culturale “Domenica” del Sole 24 Ore, era “La ricerca nel Mediterraneo e nell’Italia Meridionale”.
L’incontro è nato, come ha spiegato nel suo intervento introduttivo Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, per favorire un confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica e le Regioni italiane del Mezzogiorno che rientrano nell’ Obiettivo Convergenza, il programma 2007-2013 dell’Unione Europea rivolto alle regioni europee con un prodotto interno lordo pro capite (Pil/abitante), inferiore al 75% della media dell’UE allargata (in Italia sono coinvolte nel programma Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e in regime transitorio la Basilicata) e ideato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale di queste regioni favorendo, in particolare, la creazione di condizioni più propizie alla crescita e all’occupazione, gli investimenti nelle persone e nelle risorse fisiche e la crescita dei processi di innovazione e sviluppo della società della conoscenza. “Per le Regioni del Mezzogiorno – ha evidenziato d’Alessandro – gli investimenti nella ricerca costituiscono sicuramente le basi per un reale cambiamento del sistema produttivo, per un incremento delle opportunità di occupazione qualificata e per il recupero e la riconversione di aree e di attività dismesse. Ma per ottenere questo risultato occorre creare sinergie concrete e produttive tra le diverse istituzioni (Europa, MIUR, Regioni, Università), tra le Università e i centri di ricerca pubblici e privati, tutte le istituzioni politiche e formative e quelle parti del mondo produttivo, poche purtroppo nel Mezzogiorno, che fanno della ricerca un elemento del loro DNA aziendale.”.
L’Idea di Guido Trombetti
A Napoli “La Normale del Mezzogiorno e del Mediterraneo”
Tre grandi progetti per rilanciare la Campania attraverso l’innovazione e la ricerca. Ha presentato così il suo intervento preciso e concreto, l’Assessore all’Università e alla Ricerca Scientifica della Regione Campania, Guido Trombetti, già Rettore dell’Università Federico II di Napoli.
Due progetti già partiti e in fase di grande crescita e sviluppo ed un’idea nuova da lanciare proprio al Sabato delle Idee.
Le azioni progettuali già partite sono i dottorati in azienda (idea lanciata da Trombetti proprio al Sabato delle Idee del 25 Giugno scorso) e la creazione di Campania Innovazione S.P.A, un’agenzia regionale per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione a supporto dei processi di trasferimento tecnologico, sul piano nazionale ed internazionale. Progetti da migliorare ed ampliare ma che stanno già dando importanti riscontri soprattutto sul versante della rete di cooperazione tra Università ed aziende, tanto da meritare il plauso del Ministro Profumo che ha invitato le altre Regioni del Mezzogiorno a seguire su questo doppio fronte il modello campano ideato da Trombetti.
Di grande fascino ma anche di grande impatto per lo sviluppo economico ed occupazionale delle regioni meridionali, qualora si portasse a compimento, è stata la nuova idea lanciata da Trombetti: istituire a Napoli una “Scuola di Alta Formazione” di prestigio e valore accademico internazionale capace di formare i migliori studenti universitari del Mezzogiorno e dei Paesi del Mediterraneo, un centro di eccellenza sul modello della Normale di Pisa. Un’idea subito approvata da Profumo che ha anche provato a specificarne le modalità di realizzazione. Secondo il Ministro “non bisogna creare un nuovo ente accademico ma realizzare una struttura accademica federativa con la partecipazione delle diverse Università del Mezzogiorno” sul modello dell’ASP, l’Alta Scuola Politecnica che proprio Profumo ha inventato e rivendicato con orgoglio. L’ASP è una scuola per giovani talenti, appassionati delle tematiche dell’innovazione e motivati a crescere in un ambiente multidisciplinare che seleziona ogni anno 150 studenti tra gli iscritti ai corsi di Laurea Magistrale in architettura, design e ingegneria dei Politecnici di Milano e di Torino e che può vantare, come ha evidenziato con orgoglio Profumo, una percentuale di Placement del 100% dei suoi studenti che trovano tutti uno sbocco occupazionale ancor prima di terminare gli studi.
Profumo: un nuovo rapporto Stato – Regioni
Per la realizzazione di questo progetto ambizioso di una “Normale del Sud” così come per ideare nuove progettualità con cui le Regioni del Sud saranno in grado di impiegare al meglio i cospicui fondi europei in arrivo per la ricerca nel prossimo triennio il Ministro ha annunciato alla presenza del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e del presidente della Regione Basilicata,Vito De Filippo, di voler completamente sovvertire la logica dirigista e centralista con cui veniva in precedenza gestito il rapporto tra Stato, Regioni e Ministero dell’Università creando strumenti di consultazione e tavoli programmatici permanenti.
L’idea di Profumo
Selezioni pubbliche per cervelli eccellenti nei settori dell’Innovazione
Infine un’idea che il Ministro ha già realizzato non appena si è insediato al dicastero dell’Università e che ha lanciato ai governatori del Sud ed a tutti i rappresentanti delle istituzioni amministrative italiane: istituire delle selezioni pubbliche con criteri stringenti di merito per reperire nuove professionalità tra dottori di ricerca e giovani under 40 per lo sviluppo di settori nevralgici per la crescita del paese e delle pubbliche amministrazioni come l’E-Government, i New Media, l’Open Data e la Social Innovation. Una procedura che al MIUR si è conclusa con il reclutamento di 6 giovani, di cui tre sono “cervelli italiani in fuga” (uno ad Hong Kong, uno in Canada ed uno negli Stati Uniti) che, grazie a questa opportunità di lavoro, hanno scelto di rientrare in Italia.
Nel prossimo triennio un’occasione epocale per il Mezzogiorno da non sprecare
“I dati emersi oggi sui fondi europei che arriveranno nel prossimo triennio evidenziano che vi sono grandi opportunità per la ricerca nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo – sottolinea Marco Salvatore, ideatore del Sabato delle Idee – ma per far tramontare definitivamente lo stereotipo dell’immobilismo meridionale adesso occorre mettere finalmente a punto strategie concrete ed azioni immediate per lo sviluppo scientifico, tecnologico e quindi economico delle regioni meridionali e sarà possibile farlo solo attraverso una proficua rete di collaborazioni ed interazioni che proprio con questo incontro abbiamo cercato di costruire tra istituzioni politiche nazionali e regionali, realtà accademiche e formative, centri di ricerca pubblici e private e le aziende del territorio.”
La ricerca nel Mediterraneo e nell’Italia meridionale
Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica Francesco Profumo apre l’edizione 2012 del Sabato delle Idee
Sabato 4 Febbraio alle ore 10.30 presso la Sala Convegni della Fondazione SDN si svolgerà l’appuntamento inaugurale dell’edizione 2012 del Sabato delle Idee che sarà dedicato al tema “La ricerca nel Mediterraneo e nell’Italia Meridionale”.
L’incontro, che sarà introdotto dal Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandroe sarà coordinato dal responsabile dell’inserto culturale “Domenica” del Sole 24 Ore, Armando Massarenti, è stato organizzato per favorire un confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica e le Regioni italiane del Mezzogiorno che rientrano nell’Obiettivo Convergenza, il programma 2007-2013 dell’Unione Europea rivolto alle regioni europee con un prodotto interno lordo pro capite (Pil/abitante), inferiore al 75% della media dell’UE allargata (in Italia sono coinvolte nel programma Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e in regime transitorio la Basilicata) e ideato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale di queste regioni favorendo, in particolare, la creazione di condizioni più propizie alla crescita e all’occupazione, gli investimenti nelle persone e nelle risorse fisiche e la crescita dei processi di innovazione e sviluppo della società della conoscenza.
Al tavolo di discussione saranno presenti il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Francesco Profumo, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’assessore all’Università e alla Ricerca Scientifica della Regione Calabria, Mario Caligiuri, l’assessore all’Università e alla Ricerca Scientifica della Regione Campania Guido Trombetti e Bernd Ohnesorge, Ceo di Siemens Healthcare.
“Si tratta di un incontro di grande importanza – spiega Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa – perché per le Regioni del Mezzogiorno gli investimenti nella ricerca costituiscono sicuramente le basi per un reale cambiamento del sistema produttivo, per un incremento delle opportunità di occupazione qualificata e per il recupero e la riconversione di aree e di attività dismesse. Ma bisogna riconoscere che, a fronte delle eccellenze raggiunte dalle Regioni italiane che l’Unione Europea aveva inserito nel cosiddetto “Obiettivo 1″ e che adesso fanno parte dell’Obiettivo Convergenza, occorre, tuttavia, incrementare ulteriormente gli sforzi e creare le sinergie tra le istituzioni (Europa, MIUR, Regioni, Università) così come tra le istituzioni e quelle parti del mondo produttivo, poche purtroppo nel Mezzogiorno, che fanno della ricerca un elemento del loro DNA aziendale. Ed è questo l’obiettivo che ci siamo posti nell’organizzare quest’incontro del Sabato delle Idee”.
“Il dato di partenza di questo incontro è che vi sono grandi opportunità per la ricerca nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo – evidenzia Marco Salvatore, ideatore del Sabato delle Idee – ma per far tramontare definitivamente lo stereotipo dell’immobilismo meridionale occorre mettere finalmente a punto strategie concrete ed azioni immediate per lo sviluppo scientifico e tecnologico che è la base per favorire lo sviluppo economico. E la condizione indispensabile è sicuramente la creazione di una proficua rete di collaborazioni ed interazioni che con questo incontro vogliamo cercare di costruire tra istituzioni politiche nazionali e regionali, realtà accademiche e formative, centri di ricerca ed aziende del territorio.”