La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno d’Italia
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Aula Magna, corso Vittorio Emanuele 292
Il problema della formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno è tema di massima urgenza in un tempo segnato dalla crisi della dirigenza politica, economica, amministrativa. L’Italia necessita di una serie di interventi di profonda riforma che solo una classe dirigente responsabile, preparata, riconosciuta e dotata di senso etico può realizzare. L’Istituto Italiano per gli Studi Storici è da sempre impegnato su questo fronte, operando affinché comuni potessero essere i fondamenti morali degli attori in gioco nella costituzione della realtà politico-sociale del Mezzogiorno. Proprio per questo, l’Istituto fondato da Benedetto Croce insieme con il Suor Orsola Benincasa, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e la Fondazione Cr SDN, sentono la necessità di mettere al centro del dibattito pubblico la categoria di “elites” dirigenziale e di “formazione” al fine di rilanciare la questione meridionale in senso culturale ovvero come questione non solo di mezzi ma soprattutto di idee. Figure provenienti dal mondo dell’economia, della politica e della ricerca avranno il compito di discutere di formazione ma anche di “classi”. Quale differenza tra classe dirigente e classe politica? Ha ancora senso parlare oggi di “classe”? La parola “classe” non sottintende forse unità? Eppure sembra difficile individuare unità d’intenti nell’attuale scenario politico-economico; proprio questa mancanza sembra oggi penalizzare la capacità di interlocuzione del Mezzogiorno con le istituzioni e con la politica. La speranza è che si possa far convergere le forze della politica, dell’industria e della cultura verso un obiettivo condiviso, attraverso una visione del futuro del Mezzogiorno che consenta a realtà diverse di porgersi come interlocutori forti in una rete culturale comune, dove la formazione ispiri l’azione alle idee e al progetto. Il Sabato delle Idee potrebbe rappresentare in tal senso un primo passo in questa direzione.
Lucio d’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Carmela Decaro Bonella
Consigliere dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici
Gaetano Manfredi
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Fondatore de Il Sabato delle Idee
Comunicati stampa
Un Politecnico per la formazione di una nuova classe dirigente
La proposta di Marco Salvatore al Sabato delle Idee
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Benedetto Croce l’Istituito Italiano di Studi Storici annuncia la nascita dell’Associazione degli ex Borsisti
“L’unica possibilità per la formazione di una nuova classe dirigente del Paese è quella di dare vita anche in Italia, così come succede già nelle grandi democrazie europee, ad una Scuola di formazione universitaria che non abbia le influenze del sistema dei partiti o dei sindacati, che finora hanno formato in maniera meramente pratica, con i risultati che ben conosciamo, la classe dirigente italiana”.
È questa l’idea con cui Marco Salvatore, direttore scientifico dell’Istituto SDN, ha aperto il secondo incontro dell’ottava edizione de “Il Sabato delle Idee”, ospitato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dedicato a “La formazione della classe dirigente del Mezzogiorno”, in occasione del centocinquantenario della nascita di Benedetto Croce.
Un’idea che risponde subito all’allarme di un quadro “deprimente” della classe dirigente italiana, dipinto nel suo intervento da Sebastiano Maffettone, consigliere della Presidenza della Regione Campania per le organizzazioni culturali. “Se si dovesse fare una foto dell’attuale classe dirigente – ha tuonato Maffettone – sarebbe una foto deprimente, la foto di una classe troppo maschile, troppo vecchia, troppo poco internazionale, troppo dislocata nel centro-nord, che punta troppo sulle cooptazioni piuttosto che sul merito“. È proprio per questo, ha spiegato Maffettone, che “i nostri studenti, che dovrebbero essere la futura classe dirigente, hanno già perso ogni fiducia, non credono nella meritocrazia e pensano che costruirsi un rapporto personale con persone ‘importanti’ conti di più di una buona formazione”.
E allora parte proprio dall’obiettivo di un sistema di formazione della classe dirigente finalmente meritocratico la proposta del fondatore del Sabato delle Idee, Marco Salvatore. “Soltanto una formazione accademica mirata di alto profilo – ha spiegato Salvatore – può essere la garanzia di una formazione selettiva e meritocratica di una nuova classe dirigente che abbia le competenze culturali e manageriali per assumere i ruoli chiave nella governance di un Paese”. Competenze che, come ha evidenziato Salvatore, “debbono, però, essere accompagnate anche da una formazione attenta alle nuove sfide della tecnologia e dell’innovazione ed è per questo che penso all’idea di una grande Scuola politecnica italiana, magari da realizzarsi proprio nel Mezzogiorno con una rete interuniversitaria, da dedicare specificamente alla formazione della classe dirigente”.
Un’idea subito raccolta dal vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e fondatore proprio nell’Ateneo napoletano della prima Scuola universitaria di Alti Studi Politici nel Mezzogiorno, che ha chiuso da pochi mesi il suo quinto anno accademico alla presenza del Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella. “La grande sfida che le Università italiane debbono affrontare oggi è duplice – ha spiegato d’Alessandro – perché da un lato dobbiamo proteggere e salvaguardare l’Università come Universitas, cioè come spazio attraverso cui circola, passa e si affaccia sull’esterno l’idea più alta di cultura, a cominciare da quella dei saperi umanistici, ma dall’altra dobbiamo vincere la sfida dell’innovazione tecnologica concentrandoci sulle modalità attraverso cui far circolare la formazione nel nuovo assetto economico globale”. Proprio per questo, come ha spiegato il Rettore del Suor Orsola, “può diventare fondamentale l’alta formazione universitaria di una nuova classe dirigente, che venga strutturata sia come trasmissione della stratificazione dei saperi umanistici sia come acquisizione di nuovi strumenti tecnologici attraverso cui veicolarla negli assetti produttivi del territorio”.
Al Sabato delle Idee l’annuncio della nascita dell’associazione degli ex borsisti dell’Istituto Italiano di Studi Storici fondato da Croce
Una grande sfida quella dell’alta formazione a cui guarderà sicuramente il progetto di Apple a Napoli come ha spiegato Giorgio Ventre, direttore del Dipartimento di Tecnologie dell’informazione della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, ed a cui guarda esattamente da settant’anni l’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato nel 1946 a Napoli da Benedetto Croce, che proprio oggi al Sabato delle Idee, ha annunciato con gli interventi del consigliere Carmela Decaro Bonella, già direttore dell’Ufficio della Segreteria generale della Presidenza della Repubblica, e dell’ex borsista Elena Alessiato, ora docente di Filosofia politica all’Università di Torino, la nascita dell’Associazione degli ex borsisti che porterà avanti un progetto di monitoraggio occupazionale delle centinaia di borsisti che l’Istituto ha avuto in questi primi settant’anni di vita. Un progetto, fortemente voluto dall’attuale presidente, Natalino Irti, dal quale (in base ai primi dati raccolti) già emerge come siano molto numerosi gli ex borsisti dell’Istituto impegnati oggi in ruoli nevralgici all’interno della classe dirigente del Paese.
L’importanza della “Buona Scuola”
Alta formazione come chiave di svolta per la formazione di una nuova classe dirigente, dunque, ma anche attenzione al momento iniziale della formazione, a quella necessità di una “buona scuola”, che, come è emerso nel dibattito coordinato dal direttore de “Il Mattino”, Alessandro Barbano, è un punto di partenza imprescindibile, così come hanno sottolineato sia il vicedirettore dell’area Lavoro di Confindustria, Giulio de Caprariis, che il filosofo Massimo Adinolfi, consigliere del Ministro della Giustizia per le libere professioni. Un tema ripreso anche dallo storico Giuseppe Galasso, che, nelle sue conclusioni, ha validato la proposta di Marco Salvatore di una Scuola politecnica per la formazione della classe dirigente evidenziando come “per la formazione della classe dirigente, non esiste una sola ‘scuola’, ma numerose scuole di area giuridica, politica e storica e numerose scuole di materie tecniche ed amministrative, e proprio per questo ragione il sistema ideale potrebbe essere quello di un’alta formazione in grado di miscelare al meglio queste diverse competenze”.
La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno
Torna il Sabato delle Idee all’Università Suor Orsola Benincasa
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Benedetto Croce
“La classe dirigente di un Paese non è la classe politica, ma è la classe intelligente”. Marta Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, sceglie una citazione quanto mai significativa di Benedetto Croce, di cui proprio oggi si festeggia il centocinquantenario della nascita, per presentare il secondo appuntamento del 2016 con gli incontri de “Il Sabato delle Idee”.
Sarà, infatti, “La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno” il tema del secondo appuntamento dell’ottava edizione de “Il Sabato delle Idee”, che si svolgerà sabato 27 Febbraio alle 10.30, non a caso nell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, laddove proprio Benedetto Croce è stato per anni nel consiglio di amministrazione e poi alla guida dello stesso Istituto, la cui governance è rimasta da allora fortemente legata alla tradizione culturale della famiglia Croce, con la figlia Silvia e oggi con lo storico Piero Craveri, presidenti dell’Ente Morale Suor Orsola Benincasa.
La discussione del Sabato delle Idee, che proverà ad incrociare le esperienze dirigenziali di settori diversi, dalla cultura all’università, dagli enti pubblici alle imprese, sarà aperta da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Carmela Decaro Bonella, già direttore dell’Ufficio della Segreteria generale della Presidenza della Repubblica e consigliere dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, e dal fondatore del Sabato delle Idee, Marco Salvatore, e sarà coordinata dal direttore de “Il Mattino”, Alessandro Barbano.
Il confronto tra cultura ed economia
Al tavolo dei relatori si confronteranno Giulio de Caprariis, vicedirettore dell’area Lavoro e Welfare di Confindustria, Sebastiano Maffettone, consigliere della Presidenza della Regione Campania per le organizzazioni culturali, Giorgio Ventre, direttore del Dipartimento di Tecnologie dell’informazione della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II e delegato del Rettore alla realizzazione del progetto di formazione del centro Apple a Napoli, Massimo Adinolfi, docente di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Cassino e consigliere del Ministro della Giustizia per le libere professioni e Sandro Petriccione, già amministratore di Enti pubblici di nodale importanza come l’Iri e la Cassa del Mezzogiorno ed autore di recente del saggio “Cemento e virgin nafta. L’epoca del grande intervento dello Stato nel Sud” (Guida Editore).
Dopo la testimonianza sulla formazione nel Mezzogiorno di Elena Alessiato, docente di Filosofia politica all’Università di Torino ed ex borsista triennale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, le conclusioni saranno affidate a Giuseppe Galasso, professore emerito di storia moderna e medievale dell’Università Federico II di Napoli.
Il fallimento della classe dirigente del Mezzogiorno
“Il problema della formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno – anticipa Marta Herling, coordinatore scientifico dell’incontro – è un tema di massima urgenza in un tempo segnato dalla crisi della dirigenza politica, economica ed amministrativa”. Il Mezzogiorno, come spiega la Herling, “necessita di una serie di interventi di profonda riforma che solo una classe dirigente responsabile, preparata, riconosciuta e dotata di senso etico può realizzare“.
Non a caso l’incontro si svolgerà alla presenza di duecento studenti in rappresentanza dei corsi di laurea e post laurea del Suor Orsola proprio nelle aule universitarie preposte alla formazione della futura classe dirigente. “Le nuove generazioni – evidenzia il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro – ormai stentano a raggiungere ruoli apicali o ad essere intercettate come nuove élites a causa di una crisi strutturale dei processi produttivi che ha puntato, dagli anni ’90 in poi, più sul passaggio dalla de-industrializzazione al terziario dell’economia dei servizi che sulla costruzione di veri e propri nuovi modelli di sviluppo basati su risorse alternative come la cultura e la valorizzazione dei beni materiali e immateriali del nostro territorio ed è per questo che spesso ci troviamo dinanzi al proliferare di casi di nuove élites iper formate e competenti che fanno fatica ad essere riconosciute in quanto tali dal sistema produttivo locale“.
Un problema nodale, quindi, quello della formazione di una nuova classe dirigente che, come spiega il direttore scientifico dell’Istituto SDN, Marco Salvatore, “abbiamo provato ad affrontare anche con il contributo de “Il Sabato delle Idee”, che sin dalla sua nascita si è posto l’obiettivo di vivacizzare nel Mezzogiorno un dibattito culturale progettuale indirizzato soprattutto ai giovani e alla società civile creando una rete di istituzioni il più ampia possibile, che coinvolgesse esperienze di ambiti diversi per rendere fecondo il confronto tra sapere scientifico e sapere umanistico, ma soprattutto perperseguire il paradigma della realizzazione delle idee che è proprio quello che è mancato alla classe dirigente del Mezzogiorno per trovare la soluzione a problemi annosi dei quali finora si è solo analizzata la genesi senza mai trovare le giuste soluzioni”.