La formazione degli insegnanti e la “buona scuola”
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Sala Villani, via Suor Orsola 10
“All’Italia serve una buona scuola... per far crescere il Paese”. Questo l’incipit del documento cui il Governo Renzi ha affidato la comunicazione del progetto di costruzione della nuova scuola italiana. Un documento che parla di entusiasmo, potenzialità, investimento, avanguardia, quasi a voler rimarcare la necessità di una svolta nel governo della scuola. Un impegno, una promessa, una speranza. Al centro di quella che sembra una utopia possibile, i maestri e gli insegnanti: da assumere, perché la buona scuola ne ha bisogno; da qualificare con una “nuova formazione”; da rendere realmente autonomi. E poi una scuola da ripensare nei contenuti e nelle strategie di governance. Agli “innovatori” il documento si offre per essere ripensato e, magari, migliorato, perché “per fare la Buona Scuola non basta solo un Governo”. Accogliendo la sfida che chiama in causa l’Università, gli Uffici Scolastici Regionali, la società civile, “Il Sabato delle idee” intende mettere in dialogo interlocutori di eccellenza del mondo della scuola, dell’università e della politica per fare il punto sullo stato dell’arte della formazione degli insegnanti in Italia e in Campania. La riflessione intorno alle cornici paradigmatiche e politiche, quindi pedagogiche, che alimentano il progetto di una “buona scuola”, sarà sviluppata sia in termini di indagine sulle criticità che ne accompagnano la costruzione sia in termini di valorizzazione delle esperienze di eccellenza che, anche in Campania, testimoniano della reale possibilità di fare buona scuola.
Marco Salvatore
Fondatore de “IL SABATO DELLE IDEE”
Comunicati stampa
Ecco le eccellenze della “Buona Scuola” in Campania
I laboratori integrati di robotica per lo sviluppo aziendale, i progetti di plurilinguismo e la rete per l’investigazione scientifica
Ripensare al futuro della “Buona Scuola” ripartendo dalle eccellenze già presenti sul territorio. È questo il messaggio lanciato oggi dal “Sabato delle Idee”, il pensatoio delle migliori istituzioni accademiche, scientifiche e culturali napoletane, che stamane ha dedicato il suo secondo appuntamento del 2015 a “La formazione degli insegnanti e le idee per la Buona Scuola”.
Ed è stata una straordinaria vetrina di idee di eccellenza la mattinata all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, per altro unico Ateneo italiano ad avere anche l’intero iter formativo scolastico: dalla scuola per l’infanzia ai licei.
Un mattinata aperta dal fondatore del Sabato delle Idee, Marco Salvatore, che ha ricordato i risultati del progetto “Fotografi Domani”, promosso dalla Fondazione SDN e dal Sabato delle Idee nelle scuole delle periferie napoletane, e partita simbolicamente proprio dalle testimonianze delle eccellenze e delle buone pratiche delle scuole campane. Buone pratiche suddivisibili in tre grandi aree didattiche: scientifica, tecnologica e linguistica.
Nel primo ambito è emersa l’eccellenza formativa dell’esperienza della rete SID (Scientiam Inquirendo Discere) di investigazione scientifica illustrata da Pasquale Vitiello e Vincenzo Boccardi, dirigenti degli istituti scolastici “Volino-Arcoleo” di Napoli e “De Amicis – Diaz” di Pozzuoli. Una rete di scuole che, in collaborazione con l’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali),ha promosso lo sviluppo dell’IBSE (Inquiry Based Science Education), un metodo pedagogico che colloca al centro dell’apprendimento scientifico l’esperienza diretta e richiede agli allievi di impadronirsi di una serie di abilità necessarie per condurre un’indagine scientifica: innanzitutto la promozione della capacità di utilizzare o manipolare oggetti, ma anche di osservare, di porre domande, di fare previsioni, di progettare indagini, di analizzare, ragionare, comunicare escrivere i risultati ottenuti sia per sé che per gli altri.
In ambito tecnologico il progetto Robotica@Scuola, coordinato dall’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” che ha guidato un’ampia rete di collaborazioni con l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Unione Industriali della provincia di Napoli, il Cesvitec, la Rete Robotica a scuola e Delivery Unit Campania, ed ha sviluppato, come ha spiegato il dirigente del Righi, Vittoria Rinaldi, un lavoro di prototipazione di progetti di alta tecnologia per la robotica e meccanotronica finalizzati allo sviluppo delle aziende del territorio.
E poi due importanti testimonianze dell’innovazione didattica in ambito linguistico. Il progetto di bilinguismo per l’infanzia e di trilinguismo per la scuola primaria di primo grado ideato dall’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa di Napoli ed illustrato dal coordinatore scientifico Clelia Castellano, docente di Sociologia dell’educazione all’Università Suor Orsola Benincasa, e il progetto di “Rieducazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue”, illustrato da Michelangelo Riemma, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Casalnuovo.
Buone pratiche rivolte innanzitutto ad una nuova formazione degli insegnanti, perché come ha spiegato il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, la “buona scuola deve mettere al centro del progetto di riforma i maestri e gli insegnanti: da assumere, perché la buona scuola ne ha bisogno, da qualificare o riqualificare con una “nuova formazione” e da rendere realmente autonomi, perché una buona scuola deve essere ripensata ed innovata su tre grandi pilastri: contenuti, strutture e strategie di governance”.
Un impegno fondamentale, quindi, sulla formazione degli insegnanti che è stato anche il filo conduttore degli interventi di Enricomaria Corbi, Preside della Facoltà di Scienze del Suor Orsola,Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Max Bruschi, ispettore del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Massimo Baldacci, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Urbino e Arturo De Vivo, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici e Pro Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Le conclusioni, affidate ad Elisa Frauenfelder, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università Suor Orsola Benincasa, hanno sintetizzato al meglio la ricetta per la “buona scuola” del futuro. “Trovare la giusta alchimia tra l’innovazione programmatica, la valorizzazione della nostra tradizione pedagogica e un ormai imprescindibile adeguamento infrastrutturale – ha spiegato la Frauenfelder, decano dei pedagogisti italiani – deve essere il punto di partenza della buona scuola”.