Il Sud, il ruolo dello Stato e il rilancio dell’economia
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È ancora vero, se mai lo è stato, quel che pensava Benedetto Croce, che è sbagliato pretendere che siano i progressi economici e sociali a risolvere i problemi politici del Mezzogiorno? È ancora vero, se mai lo è stato, che l’unificazione economica dell’Italia va considerata anzitutto una questione etico-politica? Con l’adozione del PNRR, è probabile che molti nodi, in cui è imbrigliato lo sviluppo del Paese, e del Sud in particolare, debbano venire al pettine. Le risorse ingenti del Piano - il Sud è uno degli obiettivi trasversali, con cui impattano tutte le missioni definite nel documento - avranno ricadute considerevoli non solo sui “numeri”, ma anche su attori sociali e politici, istituzioni, imprese: la natura dei progetti, le modalità attuative, la qualità degli interventi sono legate essenzialmente alle performance del sistema, sia pubblico che privato.
Bisogna accogliere la sfida. E comunque si dipani il rapporto fra storia economica e sociale, da un lato, e storia etica e politica dall’altro, c’è un ampio quadro di riflessioni culturali, civili, formative da affrontare. L’inerzia e la rassegnazione da sconfiggere, e la fiducia e l’intraprendenza da suscitare.
Saluti
Marco Salvatore
Direttore Scientifico
Synlab Irccs Sdn
Lucio d’Alessandro
Magnifico Rettore Università
“Suor Orsola Benincasa”, Napoli
Elio Franzini
Magnifico Rettore Università Statale di Milano
Matteo Lorito
Magnifico Rettore Università “Federico II”, Napoli
da Milano
Nicola Saldutti
Giornalista
Responsabile Economia del Corriere della Sera
da Napoli
Guido de Blasio
Economist at Bank of Italy
Luca Bianchi
Direttore Svimez
nella seduta pomeridiana
riservata agli allievi della Scuola
Giovanni Rizzo
Funzionario Segreteria tecnica per il PNRR
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Coordinano i lavori
Giulio Goria e Alessandro Milone
Tutor Scuola PolìMiNa