Sabato 23 Mag 2015 - ore 10:00

Digitale, lavoro, impresa: what’s next

Fondazione IDIS - Città della Scienza

Sala Olivetti, via Coroglio, 57/104

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Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa
Fondazione SDN - Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare
Università degli Studi di Napoli Federico II
Accademia di Belle Arti di Napoli
Conservatorio di Musica San Pietro a Majella
Fondazione Idis - Città della Scienza
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Istituto Italiano per gli Studi Storici
Pan - Palazzo delle Arti di Napoli

Vittorio Silvestrini
Presidente Fondazione IDIS Città della Scienza
Lucio D’Alessandro
Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa
Gaetano Manfredi
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Fondatore de “Il Sabato delle idee”

Comunicati stampa

Uno spazio di ricerca permanente su Formazione, evoluzione digitale e società

La proposta di Gaetano Manfredi al Sabato delle Idee alla Città della Scienza

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È stato il sabato delle idee per l’innovazione quello che si è svolto stamane all’interno dell’incubatore di imprese della Città della Scienza di Napoli
, uno dei primi partner della rete istituzionale ideata dalla Fondazione SDN e dall’Università Suor Orsola Benincasa e giunta oggi ad unire nel “Sabato delle Idee” dieci prestigiose istituzioni accademiche, scientifiche e culturali della città.

Una rete che oggi unendo le diverse competenze guarda allo sviluppo del Mezzogiorno soprattutto attraverso la ricerca legata all’innovazione e alle nuove tecnologie. Un settore nel quale come ha ricordato il fondatore del Sabato delle Idee, Marco Salvatore, aprendo il dibattito “l’Italia non è certo ai primi posti ed in particolare non lo è la Campania ed è per questo che occorre un forte investimento di formazione e di risorse economiche nel digitale che può essere la vera chiave di sviluppo per la Campania, per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”.

Un assist subito raccolto da Vittorio Silvestrini, presidente di Città della Scienza, che, presentando l’eccellenza delle imprese (30 tra startups e PMI che occupano circa 300 dipendenti e producono oltre 20 mln di euro di fatturato annuo) raggruppate in quella zona di Bagnoli che ancora attende un piano organico di investimento e di riqualificazione, ha evidenziato come “il digitale può cambiare la vita sociale ed economica di un Paese” e come sia necessario, perciò, “passare finalmente alla politica del fare, senza perdersi in una ricerca senza sviluppo”.

Una connessione tra ricerca e sviluppo che è stato proprio il comune denominatore delle idee per l’innovazione sviscerate dai diversi relatori del Sabato delle Idee. A cominciare dalle “botteghe digitali”, la provocazione lanciata dal presidente dell’Associazione Design Industriale,Salvatore Cozzolino, che ha evidenziato “la necessità anche nel settore digitale di una formazione che parta dall’esperienza e l’importanza della ricerca e del lavoro che avvengono all’interno delle piccole realtà, soprattutto nelle nuove microimprese legate al digitale”.

Un esempio di innovazione nella formazione è stato il progetto “studiare impresa” illustrato daAngelo Punzi, amministratore delegato di GMA-Generale Meccatronica Applicata, che in collaborazione con l’Unione Industriale di Napoli, ha creato un percorso aziendale di formazione on the job per gli studenti dei licei classici della città, evidenziando, come ha spiegato Punzi, “quanto sia stretto il legame tra la cultura umanistica di base e l’innovazione tecnologia”.

E del resto è spettato al filosofo Mico Capasso illustrare i risultati di Capware-Tecnologie per la cultura, azienda leader nella valorizzazione dei beni culturali attraverso le nuove tecnologie come le ricostruzioni virtuali che sono diventate uno strumento anche di sviluppo economico nella fruizione del patrimonio museale italiano.

In conclusione spazio al fenomeno dei makers, gli “artigiani digitali”, rappresentati da Alessandro Ranellucci della MakerFair Rome, l’evento nazionale che raduna attorno alle nuove idee il popolo dei makers. “Spinte autonome con obiettivi diversi di un mondo eterogeneo dove si cerca di condividere soluzioni tecnologiche per problemi di vario tipo”, ha spiegato Ranellucci evidenziandola parola chiave di un fenomeno di successo: condivisione di competenze, “perché si tratta di persone con le competenze più disparate che uniscono questi saperi diversi e li condividono attraverso la rete”.

Di fatto un vero e proprio fenomeno di ricerca che ha ispirato le considerazioni finali di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, che ha lanciato l’idea di uno spazio tematico di riflessione del Sabato delle Idee da dedicare stabilmente al rapporto tra “Formazione, evoluzione digitale e società”.

La mostra su “150 anni di Genio Italiano. Innovazioni che cambiano il mondo”

Al termine dell’incontro, come da tradizione del “Sabato delle Idee”, è seguita una visita guidata ai luoghi della Città della Scienza, con la possibilità di visitare la mostra “150 anni di Genio Italiano. Innovazioni che cambiano il mondo” e di conoscere le realtà d’impresa dell’incubatore di Città della Scienza.

La mostra itinerante promossa dall’Istituto italiano di Cultura di New York raccoglie gli oggetti della vita quotidiana che hanno cambiato il nostro modo di vivere ed alla cui base vi è la capacità scientifica e tecnologica del Paese. Il messaggio che la mostra vuole dare nel mondo è che dentro gli oggetti che rendono per tutti la vita più sicura, comoda e piena vi è la capacità creativa ed innovativa di molte donne e uomini italiani. Sarà possibile visitarla fino al 31 Maggio.

Le nuove frontiere del lavoro e delle imprese nell’era digitale

Il Sabato delle Idee fa tappa nell’Incubatore di imprese di Città della Scienza

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Sabato 23 Maggio ore 10 ed a seguire la Mostra “150 anni di Genio Italiano. Innovazioni che cambiano il mondo”

Le professioni e le imprese del futuro nell’era digitale. Sarà questo il tema del quarto appuntamento dell’edizione 2015 del Sabato delle Idee. Partita dalle periferie di Napoli Est la settima edizione del Sabato delle Idee ritorna anche quest’anno alla Città della Scienza, tra i primi partner della rete istituzionale ideata dalla Fondazione SDN e dall’Università Suor Orsola Benincasa e giunta oggi ad unire dieci prestigiose istituzioni accademiche, scientifiche e culturali della città.

L’incontro fissato per Sabato 23 Maggio alle ore 10 nella Sala Olivetti della Città della Scienzametterà al centro della discussione alcuni dei temi nevralgici della relazione tra lavoro, imprese e digitale: le professioni del futuro, la riforma del lavoro del job acts sull’ecosistema campano, le nuove frontiere del design e della stampa tridimensionale e le nuove tecnologie per i beni culturali.

“La scelta del tema non è certo casuale – spiega Vittorio Silvestrini, presidente di Città della Scienza – ma è stata specificamente calibrata sul luogo che ospita questo evento, ovvero l’Incubatore d’imprese di Città della Scienza: una realtà molto dinamica che ha costituito un distretto industriale con 30 tra startups e PMI che occupano circa 300 dipendenti e producono oltre 20 mln di euro di fatturato annuo”.

Il confronto tra Università, Ricerca e Impresa

Al tavolo dei relatori si alterneranno le testimonianze del mondo universitario con Lucio d’Alessandro Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Patrizia Ranzo, docente di Disegno industriale alla Seconda Università degli Studi di Napoli, Michele Mezza, docente di Sociologia della cultura digitale all’Università Federico II e Piero Dominici docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi di Perugia, le testimonianze del mondo scientifico con Marco Salvatore, direttore scientifico dell’Istituto SDN di Ricerca diagnostica e nucleare, Giuseppe Vittorio Silvestrini eVincenzo Lipardi, rispettivamente Presidente e Consigliere delegato della Fondazione Idis-Città della Scienza e le testimonianze del mondo dell’impresa con Salvatore Cozzolino presidente dell’Associazione Design Industriale, Angelo Punzi, amministratore delegato di GMA-Generale Meccatronica Applicata, Mico Capasso, patron di Capware-Tecnologie per la cultura, Pasquale Popolizio vicepresidente dell’Associazione italiana dei webmaster, Domenico Sturabotti, direttore Generale della Fondazione Symbola, che parlerà del rapporto da loro prodotto sulle PMI e la sfida della qualità e Alessandro Ranellucci della MakerFair Rome, l’evento nazionale che raduna attorno alle nuove idee il popolo dei makers.

La mostra su “150 anni di Genio Italiano. Innovazioni che cambiano il mondo”

Al termine dell’incontro, come da tradizione del “Sabato delle Idee”, seguirà una visita guidata ai luoghi, con la possibilità, in questo caso, di visitare la mostra “150 anni di Genio Italiano. Innovazioni che cambiano il mondo” e di conoscere le realtà d’impresa dell’incubatore di Città della Scienza.

La mostra itinerante promossa dall’Istituto italiano di Cultura di New York raccoglie gli oggetti della vita quotidiana che hanno cambiato il nostro modo di vivere ed alla cui base vi è la capacità scientifica e tecnologica del Paese. Il messaggio che la mostra vuole dare nel mondo è che dentro gli oggetti che rendono per tutti la vita più sicura, comoda e piena vi è la capacità creativa ed innovativa di molte donne e uomini italiani.

La mostra è dedicata alle scoperte, ai progetti e alle invenzioni italiane che hanno avuto maggiore e decisivo impatto tanto sulla società quanto sull’industria, alcune delle quali si impongono a livello mondiale, da Marconi a Chiariglione, da Pirelli a Natta, da Fermi a Rubbia.

L’esposizione si pone come speciale occasione per valorizzare il sistema produttivo italiano all’estero anche rispetto a quegli ambiti che in genere rimangono maggiormente all’ombra dei consolidati “must” dell’industria italiana, legati più alla moda o al design.

Il percorso espositivo racconta, in cinque sezioni, l’impatto dell’innovazione sulla vita delle persone: nell’intimo e nel quotidiano (Vivere il nuovo), nel tempo libero e nei movimenti (Viaggiare è conoscere), nell’ambiente di lavoro (Lavorare con efficacia), nei confronti della medicina e della salute (Curare è vivere) e nel continuo rapporto dell’uomo con il sottile limite tra il noto e l’ignoto(Superare le frontiere).

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