Dante e le parole della politica
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Con che parole Dante definisce la collettività, la civiltà, il bene comune, le forme istituzionali; e cosa ne hanno fatto di quelle parole quelli che Dante lo hanno letto, commentato, o che semplicemente – dopo di lui e senza poterne ignorare gli scritti – hanno pensato e detto la politica nel corso del tempo?
Una lunghissima tradizione ha infatti cospirato alla costruzione del mito politico di Dante: nella storia culturale del nostro paese (ma non solo del nostro) il poeta della Commedia è stato percepito come paradigma di intellettuale militante. Per questa ragione parlare del Dante politico vuol dire almeno due cose: restituire al loro contesto le parole e i concetti di cui egli si serve per pensare la cosa pubblica, rintracciando ciò che in esse c’è di originale e ciò che invece dipende da quel complesso orizzonte che è stato chiamato ordine giuridico medievale; e ricostruire la frastagliata vicenda dei ‘lettori militanti’ di Dante, che di volta in volta ne hanno valorizzato alcuni aspetti, tacendone altri, fino ad arrivare a vere e proprie manipolazioni e appropriazioni indebite.
Queste due storie sono spesso indissociabili: è il destino del lessico politico, infatti, quello di essere profondamente conservatore quanto alle parole (si pensi alla longevità di nozioni come ‘repubblica’, ‘popolo’, ‘stato’), ma perennemente attraversato da lacerazioni, scontri, polemiche sui loro significati.
Interrogarsi su questi temi è il modo scelto da Il sabato delle idee per contribuire alle manifestazioni celebrative del Settecentenario della morte di Dante.
SALUTI
Lucio d’Alessandro
Rettore Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Elio Franzini
Rettore Università degli Studi di Milano La Statale
Matteo Lorito
Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Salvatore
Fondazione Salvatore
COORDINA
Enzo d’Errico
Direttore Corriere del Mezzogiorno
INTERVENGONO
Francesco Bruni
Accademia Nazionale dei Lincei
Paolo Chiesa
Ordinario di Letteratura Latina Medievale e Umanistica
Università degli Studi La Statale di Milano
Arturo De Vivo
Professore Emerito di Letteratura Latina
Università degli Studi di Napoli Federico II
Emma Giammattei
Professore Emerito di Letteratura Italiana
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Andrea Mazzucchi
Ordinario di Filologia della Letteratura Italiana
Università degli Studi di Napoli Federico II
Andrea Salvo Rossi
Ricercatore Scuola Superiore Meridionale
Andrea Tabarroni
Ordinario di Storia della Filosofia Medievale
Università degli Studi di Udine